Oggi mi é tornato in mente qualcosa leggendo un'intervista concessa al quotidiano spagnolo El Mundo la settimana scorsa (7 ottobre) dal Presidente Polacco Lech Kaczynski (uno dei due mitici fratelli gemelli che governano la Polonia. L'altro Jaroslaw, di mestiere fa il Primo Ministro).
Il caro Lech si é prestato ad alcune affermazioni, diplomatiche ma assai chiare sulla Spagna e sul suo Primo Ministro Zapatero ("Considero che in Polonia con il suo programma non avrebbe avuto successo, mentre in Spegna ha vinto le elezioni"). Ma a che si riferisce? Proviamo a capirlo leggendo insieme uno dei passaggi dell'intervista:
Lech:"Noi non abbiamo nessuna missione ideologica e non volgiamo introdurre nessuno Stato confessionale e lo dico in quanto cattolico perché uno Stato confessionale sarebbe una grande minaccia. Tuttavia, non possiamo ammettere che la UE ci obblighi ad accettare soluzioni che risultano inaccettabili in Polonia, ma che allo stesso tempo sono bene accolte in Spagna"
Domanda:"A che si riferisce?"
Lech:"Sto pensando al diritto di persone omosessuali di contrarre matrimonio e di adottare bambini. Non vogliamo insegnarvi nulla, ma non vogliamo neanche che nessuno ci faccia la lezione "
Ah ci risiamo! Insomma questa fissazione del Zapatero "padre" delle rivoluzioni sociali e sessuali della Spagna sembra essere dura a morire. Seppur Kaczynski non fà il nome di Zapatero ma parla piu' generalmente di "Spagna" quando si riferisce al matrimonio gay sembra cadere pure lui nella trappola del "zapaterismo" (concetto tutto italiano, del tutto inesistente in "Spagna").
Già qualche mese fà avevo avuto modo di insistere su questo punto. Ci riprovo.
Le riforme "sconvolgenti" del PSOE zapateriano, non lo sono state in verità, nella misura in cui venivano da una domanda sociale trasversale. Lo ricordo:
1) una parte dei del PP al momento del
voto della legge minacciava di scindersi se il partito
avesse dato libertà di voto (oppure
clicca qui)! Sotto questo minaccia Rajoy, il segretario, fu costretto a non assistere alla manifestazione contro la legge che organizzarono a Madrid. Ulteriore prova che all'interno del PP, non tutti condividono la linea "teocon", cosi' come piace dire ad alcuni gioranli italiani, ne é il fatto che Gallardon sindaco di Madrid ed illustre membro del PP, é stato duramente criticato
per aver celebrato matrimoni omosessuali,
ma lui continua dritto per la sua strada. La stessa Esperanza Aguirre, una delle favorite di Aznar, ha invitato i compagni di partito ad
abbandonare il ricorso contro legge davanti la Corte Costituzionale (
audio). Per altro anche El Mundo che non puo' vedere Zapatero ed i socialisti quelle riforme le ha sempre promosse nelle sue pagine;
2) le prime regioni dove é stata approvata una legislazione in materia di coppie di fatto erano proprio quelle governate dalla destra e non dal PSOE. La Catalogna amministrata dai conservatori catalanisti-cattolici di CiU fu la prima nel'97, poi seguita da Navarra, Valencia, Madrid, ecc. Notare bene queste 3 regioni sono tutte in mano al "cattolico" "anti-zapaterista"PP;
Lech! Casini! Prodi! Fini! Rutelli! Non vi sbagliate, Zapatero non c'entra nulla, era la società spagnola che ha voluto quelle leggi non un primo ministro blasemo ed "illuminato". Lui ha solo finalizzato il cross mettendo la palla a rete (ed il portiere non c'era neanche!)