domenica, febbraio 12, 2012

mercoledì, febbraio 01, 2012

Eppur si muove*

L’enorme complessità delle problematiche economiche europee attuali e l’acceso dibattito sul patto fiscale tra in membri dell’UE fanno dimenticare, troppo spesso, che il processo di integrazione politica deve necessariamente procedere, al fine di garantire un futuro a questa scombussolata Unione. E, talvolta, qualche passo in avanti si registra in questo senso, anche se in un contesto di sostanziale disinteresse presso i cosiddetti media tradizionali.

Un caso esemplare è quanto fatto registrare ieri dalla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo che, a larghissima maggioranza, ha dato il via libera all'iter per una riforma elettorale che apra le porte del Parlamento europeo a 25 deputati eletti in una ''circoscrizione unica europea'' sulla base di liste transnazionali, promossa dall’eurodeputato inglese Andrew Duff (LibDem, ALDE).

Su già si era parlato di Duff e della sua proposta (qui e qui), oltre che aver avanzato alcune proposte di riforma del sistema elettorale europeo e del PE.

Il fatto che finalmente, lentamente e faticosamente, si muova qualcosa a livello istituzionale non può che essere ragione per guardare con maggiore ottimismo al futuro dell’UE.

Certo, la strada per l’approvazione della proposta Duff è ancora lunga e tortuosa, bisognerà infatti vedere se passerà al vaglio della plenaria di Strasburgo, ma il fatto che il Parlamento Europeo si avvii a dare luce verde ad una proposta di riforma elettorale in senso europeista proveniente da un deputato inglese (una frase che suona quasi come un controsenso, visti i recenti avvenimenti), accende una speranza, per una volta concreta e non limitata al dibattito etereo federalista, di maggiore integrazione politica.


Post scritto con la collaborazione di FM.