mercoledì, ottobre 31, 2007

antieuropeo che?





















Lo so, lo so, non bisogna farci caso al Silvio di Arcore. non potendo accettare che non ci sia giorno sensa che si parli di lui, il Silvio é abituato a fare di tutto pur di apparire nei media, anche e sopratutto, a dirle grosse. ma stavolta lo devo bacchettare, nel comizio di turno ha stavolta dichiarato che Prodi è «in balia di una minoranza estrema, antagonista, anti-capitalista, massimalista, antistato, radicale, anti-Usa, anti-europea».

Tralasciando il resto che qualcosa di vero ha, avete sentito bene, ha proprio detto "antieuropea". Capito! Scusa ma quelli che dicevano "forcolandia" parlando di Europa e che valevano piu' di un ministro degli esteri europeista non erano gli amici suoi? E poi chi scaricava le colpe dei problemi italici sull'Europa? Chi demonizzava l'euro adittandogli tutti i mali dell'Italia per non riconoscere le proprie responsabilità nell'aumento dei prezzi? Chi, con spiaccto senso per il rispetto delle istituzioni democratiche, in piena sessione europarlamentaria, si metteva a trattare i deputati europei da turisti della democrazia ed i tedeschi da nazisti (di cui peraltro siamo stati fascistissimi alleati = ergo siamo i meno adatti a formulare questo tipo di critica, ma forse questo "dettaglio" gli sfuggi') .

Ecco Silvio se c'é un punto su cui non puoi dare lezioni alla sinistra (lo stesso vale per l'amico Giulio) questa é l'Europa. Aihmé!

perpetuare il gioco della poltrona?





















L'altro giorno La Stampa ha pubblicato una lettera di Barbara Spinelli nella quale si denunciava e si lamentava la delegittimazione strisciante del Governo Prodi a cui opposizione e media stanno lavorando sin dal giorno della sua elezione. dico bene delegittimazione e non denuncia di malgoverno. la tattica del Sig. Berlusconi é quella di spingere ad un crollo di Prodi per arrivare a nuove elezioni. da cui in realtà il paese non ne trarrebbe nessun beneficio. quali?

Uno scioglimento anticipato che porterebbe a elezioni che oltretutto non farebbero che creare la stessa situazione (governo zoppo di senatori) ma al contrario (sarebbe la destra a soffrirne).

Ripeto la domanda: che beneficio ne trarrebbe l'Italia ad andare alle elezioni senza riforme? Nessuno! Lo scioglimento non farebbe che perpetuare un sistema che non funziona, un sistema dove partecipano due bande, ed in cui l'obbiettivo non é tanto governare il paese ma occupare la poltrona stessa.

domenica, ottobre 28, 2007

ma che é successo?
















leggo Repubblica, Corriere e La Stampa e a dire il vero non si capisce che sia successo, cosa possa stare dietro la beatificazione dei 400 e passa martiri spagnoli di oggi. si accenna ad un rissa, si cita zapatero, si intuisce che dietro ci deve essere qualche polemica, ma i giornali italiani non appaiono chiari (volutamente?) .

laddove non osano gli italiani, basta andarsi a leggere il réportage del giornale Le Monde e tutto appare piu' chiaro. il vaticanista Henri Tinqu ci spiega come stano le cose per filo e per segno.

il fatto é che gli spagnoli che verrano beatificati e dichiarati martiri, sono tutte vittime della guerra civile. vittime si, ma di una parte sola. si tratta di curati franchisti che vennero uccisi dai repubblicani. il problema é questo. questa santificazione potrebbe apparire come una santificazione di parte. quasi a voler riconfermare l'idea in bianco e nero del franchista santo e puro che si opponeva al malvagio e depravato repubblicano. quello che rivendicano una parte degli spagnoli é che non bisogna scordare il fatto che ci siano stati dei preti repubblicani che vennero uccisi dai franchisti: i martiri quindi non stavano solo da una parte. ed effetivamemente la domande resta aperta: perché quelli si e questi no?

a questo vanno poi aggiunti alcuni casi di preti franchisti che partecipando alla fucilazioni franchiste si fecero complici del terribile massacro che segui la vittoria dello spietato "generalissimo".

il problema é quindi l'immagine che questa santificazione avrebbe potuto veicolare. proprio per questa ragione i prelati romani rendendosi coto della situazione hanno cercato di ammorbidire i toni dicendo che cio' che era in causa era la cristianità delle persone beatificate e non la loro posizione politica. e visto che la beatificazione poteva suonare come uno duro schiaffo ai figli di coloro che si opposero al franchismo, per questa stessa ragione Zapatero ha visto bene di inviare alla cerimonia il suo ministro Moratinos, per dileguare l'idea di un duro confronto.

ah pero'!
















Evoluzione della ripartizione per età dei deputati francesi dal 1981-2007


Si possono scoprire cose increbibili. Tipo che l'Italia non é la sola ad avere un parlamento non giovanissimo (media d'età italiana 52 anni). stavolta pare gli italiani siano solo secondi. Louis Chauvel, sociologo francese, nel suo articolo (il cui titolo puo essere tradotto come "attenzione parlamento brizzolato!") ci rivela che la generazione del '68 e dintorni monopolizza oramai l'assemblée natioale (camera dei deputati locale). La societa francese (comunque differente da quella italiana) si trova cosi' a dover affrontare un problema non dissimile a quello che conosce il Belpaese.

Scopriamo cosi' che gli over-55 hanno superato la maggioranza assoluta in parlamento con un 59% dei seggi (dopo le legislative del 2002 solo 48%). E che i veri vincitori delle ultime elezioni sono i sesantenni passati dal 13% delle elezioni precendeti a ben il 22%.

Chauvel offre un analisi attenta di questo fenomeno e ne fornisce delle spiegazioni, che vale la pena di leggere.

"Sotto vari aspetti l'Assemblée Nationale ed i suoi retroscena forniscono quasi una caricatura delle carreteristiche della società francese e dei suoi rapporti generazionali: l'irrigidimento dei seniors, che non vogliono pensare ad una successione dopo 30 anni di carriera al piu' alto livello, e la frustarione dei giovani, oramai già non cosi' giovani, che lavorano con dedizione e discrezione per un sistema che non li retribuisce in nessun modo. Se non sono contenti che se ne vadano. Si é scavato cosi' un buco generazionale, che é ancor piu' preoccupante se si pensa che non si riduce alla sfera politica, ma che si trova anche nella piramide delle età dei ricercatori, degli insegnanti, dei medici, dei giornalsiti, ecc."

Ci si sente meno soli, neh?

sabato, ottobre 27, 2007

modestia















Oggi in un comizio di partito Mariano Rajoy, discepolo di Aznar, ha dichiarato: "Oggi mi sento privilegiato. Sono il candidato del miglior partito d'Europa"

venerdì, ottobre 26, 2007

giovani!















mentre in Italia i governi di un lato e dell'altro privatisi della gioventu' e logorati dalla vecchiaia sono incapaci di capire i mondo che li circonda e si limitano a mantenere od a difendere le posizioni delle corporazioni in campo. all'estero qualcosa si muove.

sarà promessa elettorale, ma l'impegno di Zapatero di elevare il volume degli aiuti alla cooperazione allo sviluppo del suo paese al 0,7% del PIL , facendone il primo paese al mondo a raggiungere questa soglia minima richiesta dall'ONU da oramai parecchi anni, sono il sintomo di un paese aperto, giovane, che ascolta il mondo che lo circornda e cerca di darsi i mezzi per affrontarlo. in Italia invece senatori settantenni pensano a chiudere i blog e compagnia bella.

giovani?
















ogni giorno che passa l'italia mi sembra sempre di piu' un paese di vecchietti. i quali seduti nelle loro poltrone non ne vogliono sapere di andarsene. vetero-conservatori, vetero-democristiani, vetero-progressisti, vetero-populisti e vetero-comunisti (pleonasmo) ma sempre vetero. non gli interessa che il paese abbia quel sano ricambio generazionale che permette alle comunità di mantenersi in piedi e di perpetuarsi. quello che conta é rimanere al potere e basta. senza ricordarsi che l'umana esistenza é limitata. si, le corporazioni hanno sempre cercato di mantenere le loro posizioni ma almeno prima ricorrevano al ricambio generazionale ora no, nemmeno quello!

il fatto é che 'sti vecchietti che vanno al potere non capiscono il mondo dove vivono e neanche fanno lo sforzo di capirne la complessità. tentano di affrontarlo a botte di anatemi che vengono dal passato. essendo circodanti da altri vecchietti perdono qualsiasi stimolo e dinamismo (la forza della gioventu') . il paese si priva di energie preziosissime e cosi facendo si impoverisce, si inaridisce. per ragioni naturali i leader settantenni non avendo teoricamente davanti a loro molto tempo non hanno una visione del futuro a medio o ad lungo termine (che interesse ne hanno, visto che tra 30 anni non ci saranno piu'?) da qui l'assoluto disinteresse ad effetture un qualsiasi tipo di riforma.

le ultime due chicche? la prima é quella della legge sui blog, l'iniziativa avanzata da un senatore ultrasessantenne amico di Prodi, ci fa apparire all'estero come un paese di vecchietti ed ignoranti tecnologici ("Attaco geriatrico sui blog italiani").

la seconda é quella che vede gli eurodeputati di destra italiani superati a sinistra da tutti i loro colleghi europei di partito (coservatori) su una proposta riguardante la produzione di oppio in Afghanistan per fini terapeutici. capito! AN e Forza Italia si sono trovati soli insieme al gruppo dell'estrema destra (Le Pen & Co.), visto che tutti i loro colleghi conservatori e democristiani avevano votato a favore. forse diranno che sono gli altri si sono rimbabiti, ma quando si vedono gli italiani sempre piu' isolati in europa allora un dubbio dovrebbe venirgli anche a loro, no?

eravamo pieni di fantasia ed ora ci troviamo con un paese di vecchietti! (ripeto se i vecchietti si circondano di vecchietti diventano bacucchi!). allora bocciofilo o poltrona?

giovedì, ottobre 25, 2007

"nana na nana na nanna nan nan"

se vi capita di vedere una partita di calcio della nazionale spagnola, al momento degli inni osservate bene che succede (vedere in basso). guardando il video con attenzione vi renderete conto che i calciatori spagnoli se ne stanno zitti, zitti, zitti, proprio come succedeva ai loro colleghi italiani fino a qualche tempo fa (che nel frattempo hanno notevolmente migliorato le loro performance canore). solo che l'inno italiano le parole ce le ha, quello spagnolo invece no!

eh si' é propri cosi', "sin letras" ossia senza parole, é questa la situazione dell'inno nazionale spagnolo. dopo la morte di franco hanno visto bene di farne sparire le parole (che celebravano la vittoria sua). solo che non avevano pensato a sostituirle e cosi gli atleti sono costretti a rimanere in silenzio. ora pare abbiano pure costituito una commissione di saggi con il compito di proporre un testo.

comunque quando non riescono proprio a controllarsi gli spagnoli le parole le trovano e cantano "nananana na na nana nana nanna nan nan nana" ;)


mercoledì, ottobre 24, 2007

rosso creativo















ero tornato da poco dalla castiglia, e mentre parlavo al telefono accanto hanno iniziato a gesticolare con espressione mezzo stupita dicendomi di vedere assolutamente le immagini stavano facendo vedere alla TV. erano delle immagini di Roma, della Fontana di Trevi. Quando ho visto l'acqua rossa, ho subito pensato si trattase di una performance artistica voluta dal Uolter, chissà mi sono detto, lo deve aver fatto in occassione della festa del cinema. e poi si sa al Uolter gli piacciono un sacco 'ste cose (la notte bianca mica lo messa su' io!).

Dopo pero' mi hanno fatto capire che non si trattava di un happening del Uolter bensi' di azione di gruppuscolo estremista. Seguivano le dichiarazioni indignate di buona parte della classe politica italiana, mentre nel frattempo le acque della fontana riaquisivano poco a poco il loro colore cristallino e tutto rientrava nella normalità.

A essere sincero, sopratutto considerando che il colorante non ha arreccato nessun tipo di danno né alla fontana né al pubblico, a me é piaciuta un sacco (e pure a mio nonna di 84 anni). Quelle immagini mi sembravano cosi' spettacolari da pensare che il Sindaco, goloso di flash, l'avesse voluta per celebrare il cinema a mo' di tappetto rosso. Oltreutto il rosso rima conn parte della bandiera romana e con la maglia romanista. Ed invece....

Quindi viva le azioni creative sopratutto quando non fanno male a nessuno (dire che siano di destra o di sinistra é assolutamente ridicolo. sono, punto).


martedì, ottobre 23, 2007

a tutto gufo-seconda!

Tanto per riviverla e capire in che stato stavano i giornalisti spagnoli. Eccovi il video con la cronaca del GP in Cina.

All'abbandono di Hamilton urlano felici come una Pasqua "saengaciao! saengaciao" (s'é bloccato!). Buona visione!

sbaraccati















a volte mi chiedo dove vivo. mi chiedo dove vivo perché certe cose, non le vedo. e non so se é una fortuna o no.

venerdi' scorso la polizia madrilena ha tentato di sloggiare delle famiglie che vivevano in case abusive nella zona di cañada real. fra proiettili in gomma e sassate alcuni testimoni hanno detto che a momenti sembrava di stare in palestina. consiglio di vedersi i video.

erano delle casette senza fogne, senza acqua. per andare a cercarla pare che gli abitanti dovessero passare a piedi per la tangenziale. erano case di immigrati, per lo piu' lavoratori. non era una narco baraccopoli, come quella di baranquillas. pare che il sindaco, il "democristiano" Gallardon si fosse impegnate buttarle giu' tutte. come se il problema fossero le persone che vivono nelle baracche e non tutto quello che c'é dietro. come se la miseria scomparisse demolendo quelle case.

io ho un vago ricordo delle ultime grandi baraccopoli romane alla fine degli anni '70, quelle dove per dire ci vivevano i romani (poi gli hanno dato il cambio gli immigngrati). continuo a chiedermi come possa essere possibile che uno stato la cui economia "tira" permetta a gente di vivere cosi'. sopratutto come un sindaco possa essere cosi' generoso e cosi' innovatore (quando s'é mai vista gente debole con i forti e forte con i deboli?).

sopratutto mi chiedo se chi si fa promotore di queste misure, pensa mai a quando suo nonno era quello che immigrava e lo sbattevano in delle baracche in una qualche città latinoamericana?

domenica, ottobre 21, 2007

a tutto gufo!

















é finito un'altro campionato di formula1. l'ho visto su telecinco decisamente gli spagnoli hanno trascorso tutta la gara gufando come dei dannati prima ad hamilton, é gli riuscito.
poi ci si sono messi con la ferrari, augurandogli una disgrazia, stavolta peronon glil'hanno fatta.

finita la corsa hanno continuato a rimproverare la malvagia McLaren per avere maltrattato il loro gioiellino nazionale. si sono collegati con la piazza principale Oviedo, città natale di Alonso, si vedeva la gente in festa....per il fiasco di Hamilton!

venerdì, ottobre 19, 2007

aux amis français













Vraiment j'ai du mal à comprendre les mots, quelque peu aigres, utilisés dans ce blog vis à vis du Gouvernement Prodi. Peut être qu’il faudrait vivre quelques années en Italie pour mieux la comprendre et savoir être capable d’aller au delà des clichés ? Sans aucun doute.

L'Italie, contrairement à d'autres pays, a souvent joué un rôle de « facilitateur» lors des sommets au nom de l'intérêt commun. Elle devait réagir cette fois-ci non par une question de siège, qui n'est pas si grave que ça, mais pour une question de principe, c'est à dire pour rappeler à ses copains du "directoire" qu'en Europe les décisions se prennent dans le dialogue et ne s'imposent pas. Oui, je veux bien renoncer à la parité mais cela dépend de la manière dans laquelle on le fait.

Cela étant dit, il est navrant de voir les préjugés que l'on continue de cultiver vis à vis l'Italie et sur les italiens.

Si l'Italie a commis des erreurs, celles-ci ont consisté: 1) à intervenir au dernier moment (ils auraient pu s'activer avant le sommet pour tout prévenir); 2) attendre et espérer une Europe forte et solide avec plein de bonne volonté sans pourtant oeuvrer et avancer des propositions concrètes, en se limitant à attendre que les autres les pressentent. Si l'Italie veut une Europe plus forte qu'elle se fasse avant, qu'elle oeuvre alors de tortues ses forces en sa faveur, sans que cela reste un vœu pieu!

repetita iuvant

ritorno sul negoziato dei seggi e mi ripeto al rischio di sembrare noioso.

rispondo a quanto viene detto su Prodi e l'Europa. Prodi, nominato Premier si impegna a far ritornare l'Italia all'europeismo italiano di sempre. ed effetivamente lo fa. chiudiamo con l'euroantipatismo del precedente governo. ma concretamente l'Italia persevera in un suo tradizionale errore (non esclusiva di Prodi), ossia continua a non prendere l'iniziativa ed non propone concreti passi avanti, ci si limita ad invocarli ed ad avvallare eventuali proposte altrui. in sostanza manca protagonismo e mancano proposte coraggiosamente europeiste. se vogliamo un europa federale forte e coesa non dobbiamo limitarci ad aspettarla ma dobbiamo prendere noi stessi l'iniziativa con coraggio, vigore, speranza e fantasia. ne va dell'interesse dell'Italia e degli Italiani.

negoziati
















é notte ed a lisbona si negozia per un pugno di seggi al parlamento europeo. giusto che l'italia faccia sentire la sua voce. ma indipendentmente da questo episodio cio' che sarà davvero importante é che l'italia sappia lottare per la nascita di una vera europa coesa.

quanto ai commenti destra-sinistra, su questa faccenda, se qualcuno dice e/o crede che l'italia in europa é oramai serie B, questo non é solo la responsabilità di un governo o di una coalizione o di un partito ma di tutta quella classe politica che in tutti questi anni ha dormito, sognando l'europa ma senza davvero portare attivamente un progetto. ma su questo già ho scritto...

Con Z de Zapatero

Ciak! Zapatero in campagna elettorale.

domenica, ottobre 14, 2007

prigioniero





















oggi ci sono le elezioni del partito democratico. devo confessare che il dover votare in delle liste bloccate mi fa sentire prigioniero. neanche si puo' scegliere la persona che vuoi ti rappresenti. sei costretto a votare qualcosa che non vuoi veramente od almeno non come lo vorresti tu. per forza poi si crea ancora piu' distanza.

ti impogono un ordine di candidati che non é il tuo, come se il cittadino non fosse capace di sapere quale sono le sue scelte. forse bisognerebbe iniziare a trattare gli italiani da adulti.

ma poi scusate, i partiti che oggi partecipano a questo progetto non erano quelli che ieri (due anni fa) gridavano e denunciavano lo scandalo delle liste bloccate? e allora giu' la maschera!

sabato, ottobre 13, 2007

europa che?















Prodi constata come il futuro della costruzione europea interessa i media.....

"Ma allora di quello che abbiamo discusso qui a Bruxelles non ve ne frega niente..."
(Romano Prodi, conferenza stampa a Bruxelles, 10 ottobre 2007)

giovedì, ottobre 11, 2007

filo da torcere (europa per tutti?)





















la storia dei seggi al Parlamento Europeo va avanti. oggi hanno approvato la versione secondo cui sarà attribuito un seggio in meno all'Italia. l'Italia contesta il metodo di conteggio della popolazione nazionale (i seggi saranno proporzionali al numero dei cittadini). metodo ci conteggio che effetivamente non ha il dono della chiarezza. ci sarà filo da torcere.

come già avevo detto probaiblmente stiamo paghiamo lo scotto dei nostri difetti negli anni. l'esserci dati poco da fare. la poca serietà (tipo avere dei eurodeputati con il record dell'assentesimo e del salario piu' alto d'europa = impressione pagliaccetto).

ci paragonano con la Polonia dei mitici gemelli Culo & Camicia Kaczynski e ci dicono che siamo anti europeisti. poco costruttivi.

come dice Marco Zatterin ora inizia il gioco al massacro. l'Italia metterà giustamente, il veto sul trattato e verrà tacciata di anti-europeismo, di essere poco credibile. se non lo facesse darebbe l'impressione di chinarsi passivamente all'altrui volontà. é incastrata.

ora mi chiedo come ma quando si oppone il Regno Unito su un punto (cosa a cui siamo abituati da 30 anni) tutto é regolare e cio' non scalfisce minimamente la credibilità britannica e se invece lo fà l'Italia non va bene e noi si perde credibilità. c'é qualcosa che non mi quadra in tutto questo ed a cui gli amici europei che ci scrutano, in primis gli amici francesi europeisti difficili, dovrebbero farsi un esame di coscienza prima di scagliarci la pietra del loro giudizio.

sta di fatto che ci sarebbe voluta piu' lungimiranza da parte del nostro governo per evitare di arrivare ai ferri corti ed evitare interventi "in corner" davanti al fatto compiuto che rischiano sempre di essere dolorosi.

fieri del nostro ministro

















Si! Increbile! Fieri! Per una volta c'é da essere davvero fieri di un ministro italiano.

Emma Bonino oltre a fare il possibile afficnhé l'Italia faccia avanzare la costruzione europea, ha fatto dedicare la copertina del sito del suo ministero, caso unico per un ministero, ad Aun San Suu Kyi ed al movimento di resistenza in Birmania, guardate qui!

reazione italiana





















vi ricordate la storia dei seggi al Parlamento Europeo di cui vi avevo parlato? oh pare che il Governo Italiano abbia reagito. ora c'é pure chi ci paragona alla Polonia...

per conoscere la mia posizione, leggetevi il commento che ho inviato.
invece qui potete trovare il comunicato del ministro Bonino.

mercoledì, ottobre 10, 2007

'o nobel immaginario (un paese che non c'é)





















Due giorni fa hanno assegnato il nobel per le medicina a tre scienzati ed i media italiani si sono cos'i avventati sulla notizia rivendicando l'italianità di uno di questi tre signori, Mario Capecchi.

Eppure come hanno fatto notare Mario (che agli amici si presenta come Morio) é americano per cultura e per formazione. Pare che Capecchi sia immigrato da piccino negli States e che di italiano ne mastichi davvero poco (vedi intervista).

Poi sono i media italiani che si divertono descrivendo un Italia che non esiste (il paese che non c'é appunto) dondolando i lettori nel sogno del "genio italico" i cui sforzi vengono ricompensati. Rincompensati si', aggiungo io, ma all'estero. Perché in Italia ai genii notrani chi se li fila?

Nel paese dei baroni non c'é posto per i genii. Perché costoro dovrebbero rompere un sistema in cui le cattedre e gli assegni di ricerca sono destinati ai figli dei figli dei figli dei baroni?

Genio italico e questioni di nazionalità a parte questo blog, vuole ricordare che a quanto pare l'utlima volta che un medico italiano vinse un nobel per il lavoro fatto in Italia risalga al 1906. Quanta strada ha fatto la meritocrazia italiana in un secolo!

La cosa davvero triste e che nel 2007 gli italiani dotati di genio devono letteralmente "fuggire" dallo stivale e dalle faide dei baroni nostrani affinché il loro talento venga finalmente riconosciuto. Strade di Francia, come già in passato, lamenta e denuncia lo stato preoccupante se non quasi inesistente della ricerca in Italia e dell'assoluta assenza di una qualsivoglia forma di meritocrazia.

Eppur le corporazioni italiche, cosi come la compiancente classe politico-dirigente, non se ne curano affatto ("che me frega del nobel! basta che conservo la "mia" cattedra per me e per i miei scagnozzi") e la barca va a fondo....

il Nobel in Chimica ed il Nobel di Fisica sono stati vinti da tre scienzati (due tedeschi ed un francese) i quali vivono, lavorano ed insegnano nel loro paese di nascita. Quanto tempo dovrà passare prima che accadda una cosa del genere ad un italiano (tipo vinca un Nobel, vivendo e lavorando nello Stivale)?

Fino a prova contraria sono gli italiani che vanno in Francia, UK, USA e financo in Spagna e non viceversa. Se un giorno saranno i francesi o meglio gli americani a sgomitare per venire da noi a fare ricerca ed a insegnare vorrà dire che qualcosa sarà cambiato. Quanto é lontano questo giorno?

lunedì, ottobre 08, 2007

Rajoy - Pensiero
















Ecco alcune citazioni tratte da uno degli ultimi comizi di Rajoy, che sembrano ben riassumere la visione dell'attuale dirigenza del PP:

"La Spagna non si discute. La Spagna é una nazione con piu' di 500 anni di storia, la piu' vecchia d'Europa, non si discute. Non ci si scontra con le Regioni, non si mette tutto sottosopra, non si negozia con l'ETA, non si discute l'eguaglianza degli spagnoli, la storia si lascia alla storia e si guarda al futuro"

"Formare un governo sensato, affidabile e previsibile; che non metta tutto in discussione, che non rimuova la storia, che non parli di Franco, della Repubblica, della Memoria Storica, questo é quello che vogliono gli spagnoli"

Assist per Rajoy?















Continua la mano dura di Zapatero. giovedi' sera una retata della polizia ha partato all'arresto dei dirigenti di Batasuna, l'ala politica dell'ETA.

Il primo ministro spagnolo, probabilmente sotto la pressione dll'ala centralista del partito, punta molto sulla politica interna senza rendersi conto che cosi' facendo non fà che imitare la strategia del PP di Rajoy (Aznar) che della lotta contro il terrorismo ne ha fatto il principale (se non l'unico) punto della propria strategia elettorale.

E gli altri problemi? l'europa? il dialogo nel mediterraneo? la ricerca? il riscaldamento climatico? l'eoconomia? i redditi delle classi medie?

Tutti i restanti problemi sembrano spazzati via dall'ossessione securitaria. Facendo cosi' il PSOE fa un enorme favore al partito azanrista che puo' cosi' dilettarsi sul suo argomento preferito. un autogol insomma.

Se da una parte Zapatero accusa il PP di strumentalizzare il tema della sicurezza e della spagnolità per questioni puramente elelttorali, dall'altra parte facendone il principale argomento di pre campagna, per dirla calcisitcamente, fa un assist per Rajoy ed i suoi ragazzi. E questi non si faranno scappare l'occassione.

venerdì, ottobre 05, 2007

folclore italo-catalano
















Ultimamente alcuni giovani catalani si divertano a bruciare foto e fantocci con la faccia del re spagnolo. Non so perché, ma mi fanno pensare a quei leghisti che qualche anno fa bruciavano la bandiera italiana. Sarà forse la combinazione fra il serio ed il folcloristico. Qualcosa a metà via fra una sceneggiata da operetta ed il vilipendio ad un simbolo della nazione...

un "italiano" in catalogna
















se nella vita politica spagnola c'é un microcosmo che piu' di altri fa pensare all'Italia questo é la Catalogna. dentro il mondo catalano c'é poi un personaggio che piu' di altri ncora mi fa pensare ai politici italiani. si tratta di Llluis Carod Rovira, leader del partito catalanista indipendentista Esquerra Republicana.

non c'é giorno che passi senza che questi faccia la sua benedetta dichiarazione polemica, e sopratutto non c'é giorno che non mi diverto a pensare che l'Onnipotente lo abbia fatto nascere nel paese sbagliato, doveva nascere in Italia e poi per sbaglio s'é confuso, e per svista e gli é "scivolato" in Catalogna.....

zapatero in difficoltà





















s'avvicinano le elezioni (mancano poco meno di 5 mesi) e Zapatero sembra perdere colpi. il primo ministro spagnolo non smette di moltiplicare promesse di aiuti e sovvenzioni e di indurire la politica interna nei confronti delle regioni autonome.

nel corso degli ultimi due anni Zapatero é stato, assurdamente accusato dal PP di "vendere" la Spagna ai terroristi baschi. cosi' che timoroso di perdere lo stretto margine di vantaggio che il suo partito ha sul PP , mostra i muscoli e assume posizioni centraliste dure che nulla hanno a che vedere con la boccata d'aria fresca che le sue idee avevano portato al PSOE (meno centralismo e piu' pragmatismo).

insomma il socialista moderno gioca a fare il vetero socialista, e questo non promette nulla di buono. dietro tutto questo sembra esserci lo zampino della vecchia guardia del PSOE (Blanco, Bono, Guerra, ecc.) che Zapatero in precedenza era riusicito a mettere progressivamente in minoranza.

spot ritirato

















anche se c'é qualcuno he l'ha già raccontata questa storia in Italia, vale la pena ricordarla: il Metro di Madrid ha dovuto ritirare il suo ultimo spot televisivo dopo le potreste dei tifosi del Atletico Madrid, che non l'hanno presa molto bene. chi sà che cosa é un derby sà che ci sono cose che non possono essere presa alla leggera...

record europeo!

come oramai sanno in molti, i deputati e gli eurodeputati meglio pagati d'Europa sono italiani. questo non stupirà a nessuno. sta di fatto che per quanto possa sembrare qualunquista (e di moda) piu' di una volta ho sollevato alcuni dubbi in merito.

un paese che fino ad ora ha premiato i propri deputati europei, famosi per il loro record di assenteismo, regalandogli lo spitendio piu' alto del parlamento europeo che esempio puo' dare agli altri? che possono pensare di noi i nostri compagni europei?

la sensazione é che dalla prossima legislatura europea, quando scatterà lo stipendio unificato al Parlamento Europeo (circa 8000€/mese) sarà meno facile convincere gli onorevoli italiani ad andarsene "in viaggio premio" a Strasburgo, dove guadagnerebbero la metà di quello che guadagnano a Roma. sarà un fuggi-fuggi dove ben pochi saranno pronti a rinunciare alla poltrona romana per quella europea.

quando vedevo che lo stipendio degli onorevoli era molto piu' basso in paesi come la Germania l'Inghilterra, od ancora la Finlandia, la Svezia, la Danimarca, l'Olanda, ecc. in cui l'economia "tira" di piu' di quella italiana ed in cui il costo della vita é ben superiore a quello italiano, non capivo davvero il senso di questa disproporzione fra l'Italia ed il resto dell'Europa.

penso che sia giusto dare alle classe politica strumenti economici e materiali, ma una simile disproporzione di stipendio con paesi ben piu' ricchi del nostro appare davvero insensata. anzi essa appare ancora piu' odiosa agli occhi dei cittadini italiani. ma nessuno sembra curarsene.

perché poi non prendere in considerazione lo stato dell'economia e delle finanza pubbliche nel momento di calcolare il famoso stipendio? vogliamo o non premiarne l'efficenza?

meno italia al parlamento europeo

nella nuova ripartizione di seggi prevista dalla bozza del nuovo mini-trattato europeo l'Italia continua a perdere posizioni. se fino ad esso poteva contare su un numero di seggi uguali a quelli di Francia e Regno Unito (78 per essere esatti), ora non sarà piu' cosi': la prima avrà due seggi in piu' (74) e la seconda uno (73).

questa decisione é molto probabilmente una conseguenza del calo demografico del Belpaese. ma come non vederci, seppur in modo riflesso, una perdita di peso in Europa?

per colpa di chi? nostra. e dico bene questa non é una colpa dell'attuale governo, ma una costante della nostra politica europea.