domenica, ottobre 28, 2007

ma che é successo?
















leggo Repubblica, Corriere e La Stampa e a dire il vero non si capisce che sia successo, cosa possa stare dietro la beatificazione dei 400 e passa martiri spagnoli di oggi. si accenna ad un rissa, si cita zapatero, si intuisce che dietro ci deve essere qualche polemica, ma i giornali italiani non appaiono chiari (volutamente?) .

laddove non osano gli italiani, basta andarsi a leggere il réportage del giornale Le Monde e tutto appare piu' chiaro. il vaticanista Henri Tinqu ci spiega come stano le cose per filo e per segno.

il fatto é che gli spagnoli che verrano beatificati e dichiarati martiri, sono tutte vittime della guerra civile. vittime si, ma di una parte sola. si tratta di curati franchisti che vennero uccisi dai repubblicani. il problema é questo. questa santificazione potrebbe apparire come una santificazione di parte. quasi a voler riconfermare l'idea in bianco e nero del franchista santo e puro che si opponeva al malvagio e depravato repubblicano. quello che rivendicano una parte degli spagnoli é che non bisogna scordare il fatto che ci siano stati dei preti repubblicani che vennero uccisi dai franchisti: i martiri quindi non stavano solo da una parte. ed effetivamemente la domande resta aperta: perché quelli si e questi no?

a questo vanno poi aggiunti alcuni casi di preti franchisti che partecipando alla fucilazioni franchiste si fecero complici del terribile massacro che segui la vittoria dello spietato "generalissimo".

il problema é quindi l'immagine che questa santificazione avrebbe potuto veicolare. proprio per questa ragione i prelati romani rendendosi coto della situazione hanno cercato di ammorbidire i toni dicendo che cio' che era in causa era la cristianità delle persone beatificate e non la loro posizione politica. e visto che la beatificazione poteva suonare come uno duro schiaffo ai figli di coloro che si opposero al franchismo, per questa stessa ragione Zapatero ha visto bene di inviare alla cerimonia il suo ministro Moratinos, per dileguare l'idea di un duro confronto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

People should read this.