giovedì, dicembre 31, 2009

polvere al vento

un'urlo per lasciarsi dietro il dolore di quanto avvenuto quest'anno ad AQ, anche se le cicatrici li rimangono e nulla e nessuno potrá farle sparire

martedì, dicembre 29, 2009

prosciutti al ribasso















[Photo by DavidDennisPhotos]


Qualche sera fra una birra ed un antipasto con amici era uscita fuori 'sto fatto che durante queste feste molti prosciutti sarebbero rimasti invenduti, per sarebbe stato il caso di approfittare della caduta dei prezzi. Infatti pare proprio che in Spagna insieme alla bolla del mercato immobiliare ne sia scoppiata un'altra: quella del mercato dei prosciutti. Avete letto bene: prosciutti!

Questo sembra sia avvenuto per due ragioni: un pó per la speculazione (alcuni imprenditori ci si erano buttati a capofitto) ed un pó per il calo della domanda in un contesto di crisi (in fase di crescita non era raro che durante le feste le imprese offrissero ai propri impiegati dei prosciutti: quest'anno no). El País racconta il resto.

festa farina e forca (tempi d'oro)















[Foto by Urbisnauta]

Pare che qualche settimana fa nelle sale del Parlamento di Bruxelles accanto alle altre bandiere nazionali abbia fatto la sua entrata la bandiera Borbonica, quella del Regno delle Due Sicilia, e questo per volontá dell'eurodeputato Rivellini, lo stesso che pochi mesi prima, nello sbigottimento generale, aveva parlato in napoletano in sessione plenaria senza che nessuno capisse nulla.

Il bello è che questa gente, quella che mette su questi spettacolini è la stessa che poi si lamenta che in Europa anon ci prendono sul serio a noi Italiani. Per forza. Altro che panni sporchi lavati in casa. Da noi il bucato si fa in pubblico possibilmente urlando e facendosi notare il piu' possibile. Accipicchia!

PS.: Il bello poi è che l'on. Rivellini è del PDL: ho detto bene del PDL, ossia quelli che s'alleano con la Lega separatista e razzista e che poi o sei con loro o sei anti-italiano. Maperfavore.


"Federico D'Orazio è un giovane studente che si sta laureando in medicina [...] la sua casa è categoria E, fortemente lesionata. Ma vorrebbe tornare presto ad abitarla. Il miracolo italiano ha concesso loro in comodato d'uso questo appartamento. Appartamento che costa ai contribuenti italiani circa ottantamila euro. Mi domando se non sarebbe stato meglio collocarli in un container e spendere il danaro per ricostruire la loro vera casa. Le nostre case vere marciscono sotto le intemperie. Le case finte sono quelle che vedete nel video"
[Miracolo Italiano, Miss Kappa]

Invece di sbrodolarsi in complimenti come si è fatto fino ad ora, 8 mesi dopo il terremoto non sarebbe forse il caso di iniziare a valutare pro e contro della strategia di ricostruzione dell'Aquila? Od anche la fase di valutazione è divenuta una carattesticha degli anti-italiani?

Faccio notare che in qualsiasi corso di progettazzione suddetta fase di valutazione è importantissima ed assolutamente non trascurabile.

lunedì, dicembre 28, 2009

C.A.S.A. TOUR

Un giro per le C.A.S.E. de L'Aquila, ossia le fantasagoriche Costruzioni Antisismiche Sostenibili e quant'altro volute dal nostro presidente. Alla prima botta di vento stagionale si sbullonano i bulloni ed momenti vengono giú le tettoie.

Dice che le tubature si sono gelate e quandomai la temperatura era mai scensa sottozero a L'Aquila?





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il progresso che va sfuggendo

Un reportage del New York Times racconta L'Aquila 8 mesi dopo il terremoto:

"In a country pressed for cash and distracted by the tabloid travails of its prime minister, the success of the emergency efforts has paradoxically fed the impression that L’Aquila no longer needs urgent help"

"What’s the solution? Even while bombs were falling on London during the Blitz in 1940, British planners were conjuring up visions of a new postwar London. Calamity became an opportunity to dream. In the absence of a strong, guiding leadership, strong urban planning laws or public forums where citizens might seriously grapple with a future L’Aquila, there is only the dawning sense that opportunity may be slipping away. But opportunity still exists, perhaps to embrace new architecture alongside old, as L’Aquila did after the earthquake in 1703, when the city became the beloved Baroque one everyone now wants to preserve as if it had always been there. Never a perfect city but a real, living one, L’Aquila might yet become the model for a new sort of 21st century historic center in Italy

[...] Bureaucracy and the wrong priorities bogged down progress"



Vale a dire che la burocrazia e le prioritá sbagliate hanno bloccato il progresso. Ecco appunto.

PS.: Potete trovare la traduzione dell'articolo, qui.

giovedì, dicembre 24, 2009
















"Il successo è l'abilità di passare da un fallimento ad un altro senza perdere l'entusiasmo"
[Winston Churchill]

lunedì, dicembre 21, 2009

l'idea di pace

da capo a quindici

Telecinco, la succursale spagnola del gruppo Mediaset, si è impossessata di una seconda emittente: CUATRO . Questa "scalata" va in coppia con un'altra annunciata pochi giorni fa: quella di Antena3 su La Sexta. I socialisti spagnoli sono coscienti delle conseguenze di queste fusioni?

Giunti al potere nel 2004, dopo gli 8 anni di durissima gestione della TV dei concervatori del PP, i socialisti spagnoli, sotto la spinta riformatrice di Zapatero erano determinati a cambiare le cose affinché non si potessero ripetere gli abusi televisivi compiuti sotto Aznar. Trattavasi di abusi pubblici (gestione assai faziosa della TV pubblica) e di abusi privati (giacché la linea editoriale delle 2 sole emittenti private dell'epoca, Antena3 e Telecinco, era affine ai conservatori del PP, con qualche eccezzione che vedremo più avanti).

Cosí i socialisti, determinati a voltare pagina: 1º) cambiarono il sistema digestione della TVE (NdR.: la RAI spagnola); 2º) cercarono di equilibrare il mercato della TV privata assegnando le concessioni per 2 nuove emittenti televisive (La Sexta e Cuatro) a due nuovi gruppi (diversi da quelli di Antena3 e Telecinco, ed un tantinello meno affini al partito conservatore). Si volevano cosí porre le basi per un nuovo pluralismo televisivo (e creare le condizioni per tutelarsi da eventuali nuovi abusi in stile Aznar).

Ora se la riforma della TV pubblica regge ancora, quella della TV privata si è appena vanificata. Antena 3, gruppo sfacciatamente schierato col PP, si è presa La Sexta (anche lei di simpatie socialiste). E Telecinco-Mediaset si è presa Cuatro. Sicché dopo 5 anni di governo socialista siamo praticamente al punto di partenza, con i 2 soliti gruppi a controllare il grosso dell'offerta televisiva privata spagnola. Se i socialisti, in pardida di consensi, non vogliono rivivere una sorta di Aznar-bis in un prossimo futuro da opposizione, allora devono dari una mossa.

PS.: Quanto alla linea editoriale di Telecinco rimando ad un prossimo post.

love from russia

Parlando di SPAM, forse sará capitato anche a voi che, fra offerte varie di viagra scontato e messaggi di misteriosi eredi milionari africani, vi siano giunte delle mail di una delle tante ragazze (rigorosamente russe od ucraine) che hanno "tanto voglia di conoscerti". Beh, un giornalista de El País, dopo essersi scambiato delle email con una di loro durante un paio di mesi, racconta la sua esperienza.

giovedì, dicembre 03, 2009

l'integrazione silenziosa

Il primo dicembre oltre ad essere la giornata mondiale dell'AIDS è stato un giorno molto importante perché entrato in vigore il Trattato di Lisbona. In tutta questa lunga e tormenantata storia della ratifica è forse sfuggito l'elemento più importante. Se il Trattato implica una novità questa va trovata nel fatto che la Carta Europea dei Diritti il cui valore è stato fino ad ora puramente proclamatorio diventerá vincolante.

Questo significa che partire dall'altro ieri la Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo non si pronuncerá piusolo su questioni di libera circolazione ma anche di diritti. In realté nel suo piccolo già lo faceva, ma ora lo farè ancor di più. Così inizia un nuovo capitolo dell'integrazione e non ce ne siamo neacnhe accorti. E' l'integrazione silenziosa.

Per saperne di più consiglio di leggere quest'intervista a Stefano Rodotá.


PS.: Evidentemente la patria dell'habeas corpus, il Regno Unito, non sará della partita, visto che ha chiesto un eccezzione. Segno palese che quando si parla d'Europa ai britannici gli da fastidio ogni evoluzione che vada aldilà di un mercato comune. E quegli ingenui del continente che pensano di avvicinare i sudditi di sua maestà all'idea d'Europa dandogli la poltrona di alto rappresentante alla grigia e scialba Lord Ashton...

XXY



E' straordinaria la maniera in cui i francesi riescono a parlare della sessualitá, nelle sue questioni più complesse. L'altro ieri Le Monde ha pubblicato un réportage che trattava la questione degli ermafroditismo (per chi non conoscesse la parola vedere qui). E non è la prima volta, dato che l'estate scorsa giè avevano pubblicato tutta una serie di articoli dedicata a queste questioni.

Stento ad immaginare un reportage di questo tipo in un giornale italiano e persino spagnolo (che peraltro risultano essere decisamente "diretti" quando si parla di sesso)

autentica

So che arrivo in ritardo, perché sono uno che le cose le deve rimugginare parecchio, sta di fatto che questa storia della morte del trans Brenda trovata carbonizzata m'ha davvero intristito. "Era bellissima" così la ricordano le compagnie di Via Due Ponti, a Roma in zona Cassia.

Non si sa bene cosa ci stia dietro (qualcuno ha detto che il pc trovato nel lavandino è l'equivalente della pietra in bocca di tradizione mafiosa) ma ciò di cui son sicuro è che mi ha causato una profonda tristezza pensare alla vita al margine in cui sono costrette queste persone, la cui sola colpa è quella di essere nate in un corpo che non sentono loro.

Anelli di Fumo, postandolo, mi ha fatto ricordare questo monologo del film di Almodovar "Tuttto su mia madre". Faceva forse 10 anni da quando l'avevo visto. Ve lo ripropongo:



"...bueno lo que les estaba diciendo, que cuesta mucho ser aunténticas señora y en estas cosas no hay que ser racana? ...porque una es más auténtica, cuanto más se parece a lo que a soñado de si misma."

“…bene, cosa stavo dicendo?, che costa molto essere autentica, signora mia, e in questo non bisogna essere tirchie, perché una è più autentica quanto più si avvicina all’idea che ha sognato di sè stessa”