Telecinco, la succursale spagnola del gruppo Mediaset, si è impossessata di una seconda emittente: CUATRO . Questa "scalata" va in coppia con un'altra annunciata pochi giorni fa: quella di Antena3 su La Sexta. I socialisti spagnoli sono coscienti delle conseguenze di queste fusioni?
Giunti al potere nel 2004, dopo gli 8 anni di durissima gestione della TV dei concervatori del PP, i socialisti spagnoli, sotto la spinta riformatrice di Zapatero erano determinati a cambiare le cose affinché non si potessero ripetere gli abusi televisivi compiuti sotto Aznar. Trattavasi di abusi pubblici (gestione assai faziosa della TV pubblica) e di abusi privati (giacché la linea editoriale delle 2 sole emittenti private dell'epoca, Antena3 e Telecinco, era affine ai conservatori del PP, con qualche eccezzione che vedremo più avanti).
Cosí i socialisti, determinati a voltare pagina: 1º) cambiarono il sistema digestione della TVE (NdR.: la RAI spagnola); 2º) cercarono di equilibrare il mercato della TV privata assegnando le concessioni per 2 nuove emittenti televisive (La Sexta e Cuatro) a due nuovi gruppi (diversi da quelli di Antena3 e Telecinco, ed un tantinello meno affini al partito conservatore). Si volevano cosí porre le basi per un nuovo pluralismo televisivo (e creare le condizioni per tutelarsi da eventuali nuovi abusi in stile Aznar).
Ora se la riforma della TV pubblica regge ancora, quella della TV privata si è appena vanificata. Antena 3, gruppo sfacciatamente schierato col PP, si è presa La Sexta (anche lei di simpatie socialiste). E Telecinco-Mediaset si è presa Cuatro. Sicché dopo 5 anni di governo socialista siamo praticamente al punto di partenza, con i 2 soliti gruppi a controllare il grosso dell'offerta televisiva privata spagnola. Se i socialisti, in pardida di consensi, non vogliono rivivere una sorta di Aznar-bis in un prossimo futuro da opposizione, allora devono dari una mossa.
PS.: Quanto alla linea editoriale di Telecinco rimando ad un prossimo post.
Giunti al potere nel 2004, dopo gli 8 anni di durissima gestione della TV dei concervatori del PP, i socialisti spagnoli, sotto la spinta riformatrice di Zapatero erano determinati a cambiare le cose affinché non si potessero ripetere gli abusi televisivi compiuti sotto Aznar. Trattavasi di abusi pubblici (gestione assai faziosa della TV pubblica) e di abusi privati (giacché la linea editoriale delle 2 sole emittenti private dell'epoca, Antena3 e Telecinco, era affine ai conservatori del PP, con qualche eccezzione che vedremo più avanti).
Cosí i socialisti, determinati a voltare pagina: 1º) cambiarono il sistema digestione della TVE (NdR.: la RAI spagnola); 2º) cercarono di equilibrare il mercato della TV privata assegnando le concessioni per 2 nuove emittenti televisive (La Sexta e Cuatro) a due nuovi gruppi (diversi da quelli di Antena3 e Telecinco, ed un tantinello meno affini al partito conservatore). Si volevano cosí porre le basi per un nuovo pluralismo televisivo (e creare le condizioni per tutelarsi da eventuali nuovi abusi in stile Aznar).
Ora se la riforma della TV pubblica regge ancora, quella della TV privata si è appena vanificata. Antena 3, gruppo sfacciatamente schierato col PP, si è presa La Sexta (anche lei di simpatie socialiste). E Telecinco-Mediaset si è presa Cuatro. Sicché dopo 5 anni di governo socialista siamo praticamente al punto di partenza, con i 2 soliti gruppi a controllare il grosso dell'offerta televisiva privata spagnola. Se i socialisti, in pardida di consensi, non vogliono rivivere una sorta di Aznar-bis in un prossimo futuro da opposizione, allora devono dari una mossa.
PS.: Quanto alla linea editoriale di Telecinco rimando ad un prossimo post.
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