lunedì, agosto 30, 2010

donne (digitali) invisibili

Ma perché “Io Donna” non ha uno straccio di sito Internet quando invece la sua cuginetta spagnola “Yo Dona” sul web ci sta già da lunga pezza? Che aspettano al Corsera la rivoluzione digitale del 2050?

PS.: Oltretutto i loro “concorrenti”, quelli di D di Repubblica un sito loro ce l’hanno. Allora non si capisce proprio da cosa dipende questa scelta di invisibilità sulla rete di Io Donna.

Errata Corrige: Oups! Mi ero distratto, a quanto pare anche Io Donna ha il suo sito.

la vera sifda

- Mourinho vincerà anche a Madrid?
- È un tecnico dalle idee vincenti ma fisse. Ha bisogno di atleti che sposino in pieno la sua filosofia calcistica. Vincerà anche con il Real, però apprezzo maggiormente gli allenatori che vincono alla guida di piccole squadre.

Totalmente d’accordo con Ottavio Bianchi, la vera sfida non è tanto vincere con il Real, l’Inter od il Chelsea dei miliardi ma con “piccole” squadre (in realtà medie). Tipo il Valencia di Benitez, l’Olympique Marsiglia di Deschamps, la Roma di Capello, il Siviglia di Juande Ramos e l'AtleticoMadrid di Quique.

Mourinho è riuscito una volta in una impresa simile vincendo la Champions col suo Porto. Ed ora, se davvero ne ha il talento ci riprovi. Se riuscera nella sifda di portare un Atlethic Bilbao, un Palermo, una Roma od un Paris Saint Germain sul tetto d’Europa allora sì che non avrà più nulla da dimostrare.

domenica, agosto 29, 2010

concretezza




















L'altra sera, a Montercarlo, l'Atletico Madrid si è aggiudicato la Supercoppa Europea battendo l'Inter con un sonoro e meritato 2-0. Al fischio finale ero contento ma sotto sotto ero pure un po' seccato.

Ero contento perchè vedere lo sfavorito vincere è una sorpresa. Assistere allo spettacolo di Davide che uccide Golia e trionfa è sempre un'impresa ammirabile. Qualcosa che restituisce un pò si giustizia. Come dire: il gioco di squadra e la grinta qualche differenza la possono fare ancora.

Come dicevo ero pure un pò seccato. Seccato perchè pensavo di nuovo alle 1000 ocassioni mancate della mia squadra, la Roma, che una settimana prima aveva perso miseramente contro l'Inter in Supercoppa. L'ennesima finale buttata al vento. Persa un po' per superficialità ed un po' per svogliataggine.

La concretezza di squadre come l'Atletico Madrid od il Siviglia (che un paio di anni fa riuscì pure lei nell'impresa di vincere Coppa UEFA e Supercoppa Europea) mi fanno invidia. Invidia se comparate ad una squadra ed ad un tifo, come il nostro, che, seppur grandi, non smettono di baloccarsi in sogni assurdi ("vincemo 'a Champions Legauge", "semo 'a quinta squadra d'Europa"). Invidia perchè vedo squadre che seppur dall'organico leggermente inferiore a quello romanista riescono ad imporsi. Noi invece mai. Mai. Sfioriamo l'impresa, ma poi al dunque cadiamo, sistematicamente. Per mala sorte forse, ma anche per demeriti nostri.

Parliamo, parliamo troppo. Sogniamo. Ci perdiamo in descrizioni fantasmagoriche della nostra squadra mentre nel frattempo la bacheca dei trofei continuiamo a mantenerla pressoché vuota (ed imploverita). Vorrei più concretezza. Vorrei una squadra sincera, stradarola e vincente. Non uno champagne di quart'ordine ma un vino locale che sappia di terra, di sole e dell'amore infinito ed unico della sua tifoseria. Un vino capace di fare innamorare anche i palati più fini. Insomma una squadra nostra.

venerdì, agosto 27, 2010

sogni complicati














Foto by Flickr.com

Il colpaccio di fine mercato della Juve lo conferma. Quest'anno noi romanisti torneremo comparse di sto straccio di campionato. Per meriti altrui ma anche per demeriti nostri. Inutile farsi illusioni. Inutile dire che semo 'a quinta squadra d'Europa (Ma de che poi? Se non arriviamo manco ad una semifinale europea da almeno vent'anni!).

Quì senza rinforzi non si va da nessuna parte. La grinta conta certo Ma anche gli anni dei giocatori. E l'assenza di rinforzi. Totti è un mito, una leggenda, ma oramai è quasi nonno. Riise non ha uno che lo sostituisca quando è cotto (pure lui un grande, da tutto, ma vi ricordate come stava a fine campionato?). Adriano s'ammazzerrà di abbacchio, pajata e spaghetti ajo e ojo. Vada per Simplicio. Ma mi sembra un pò poco.

Nel frattempo noi tifosi stiamo ancora a parlà di Scudetto (così come una settimana fa parlavamo di Supercoppa). Non sono castastrofista mi sforzo solo di essere realista. Vorrei ben altro per la mia squadra.

PS.: Piccola postilla finale. La Champions, che l'altr’anno non c’era, taglierà alla squdara il poco di gambe che gli rimaranno (vedi la prestagione davvero tristanzuola se non inquietante. Oltretutto guardiamoci in faccia, rebus sic stantibus, la Champions è un sogno proibito per noi romanisti. Lo scrieva tale e quale il Manifesto l'altro giorno, parlando dei preliminari della Samp: così come stanno le cose non ce la faremo mai a vincerla. Non abbiamo le risorse umane (due o tre squadre di titolari). La Champions darà soldi, ma sicuramente toglie energie. Se vogliamo mietere qualche successo dobbiamo essere realisti e concetrarci su una sola competizione.

Vacanze in Italia (Atto 2º)

D: Come va con Dolce e Gabbana?

R
: Credo che le mie gambe pelose non sono di loro gusto. Mi chiedo qual'è lo stato della cultura fra la gioventù italiana.

Vacanze in Italia (Atto 1º)

D: Come va?

R
: Bene. Il paesaggio è stupendo,
la gente à burina e si crede interessante,

D
: Scusa perché dici che è burina?


R
: Qui c'è la dittatura dell'abbronzatura, il piercing sul capezzolo, le gambe depilate per gli uomini e l'eterno slip attillato che si vede quasi il pisello. Generazione Dolce & Gabbana.

mercoledì, agosto 25, 2010

il pomodoro e la fionda

La Stampa racconta i problemi dei coltivatori di pomodori italiani, simili a quelle di molti europei. Il problema è sempre lo stesso davanti alla concorrenza a basso costo del Golia cinese il Davide europeo non resiste. E’ evidente che noi europei, ed in particolare noi del sud Europa, non possiamo più giocare sul basso costo e dobbiamo ora puntare tutto sulla qualità.
Qualità, qualità, si sente un sacco questa parola, ma cosa vuol dire? Vuol dire che è necessario un doppio sforzo: da parte degli agricoltori e delle istituzioni europee, giacché senza questo doppio impegno non si va infatti da nessuna parte.

Bruxelles dal canto suo potrà aiutare non tanto moltiplicando le sovvenzioni a josa, ma piuttosto favorendo una normativa chiara e precisa sull’etichettatura dei prodotti. Insomma, detto in parole povere, bisogna lavorare sulla tracciabilità del pomodoro.

Gli agricoltori dal lato loro, sempre contando con l’appoggio dell’Unione Europea dovrebbero favorire la creazione di label europei (“Pomodoro italiano”, “Pomodoro Europeo”) ed anche l’eleborazione di prodotti DOP ed IGC (“conserve di fiorenzuola” per esempio). Fare questo, passare dalla logica del basso costo a quella della tanto declamata “qualità”, implica indubbiamente un grande sforzo da parte degli agricoltori, ma il fatto è che non esiste alternativa, giacché la “qualità” l’unica fionda che permetterebbe al Davide europeo di resistere al Golia cinese.

domenica, agosto 22, 2010

sogni proibiti

Siamo d'accordo, la palla è rotonda e nel calcio, sul campo, tutto è possibile. Ma tant'è che la folle corsa del calcio champagne (molta finanza e tantissimo marketing) ha finito per distorcere un pò le cose.

D'accordo, le squadre pigliatutto in Europa sono sempre esistite, ma la sensazione è che lo scarto fra piccoli e grandi club non abbia smesso di crescere. Per dire, ora una Sampdoria in finale di Champions te la sogni. Questo è quello che cercava di dire Il Manifesto alla vigilia dei preliminari di coppa dei blucerchiati:

"Anche quest'anno l'epilogo della manifestazione si giocherà a Wembley, ricordano sottovoce i più arditi tra i tifosi del Doria. Gli incauti non sanno, o si rifiutano ostinatamente di credere, che in questi tempi di calcio globalizzato sognare è proibito. Basterebbe (e avanzerebbe) andare oltre Brema e concedersi il lusso e l'illusione di giocare con i grandi. Almeno fino a dicembre diciamo: per togliersi lo sfizio, per il passato che non torna, perché nel calcio di oggi in paradiso ci vanno solo i più ricchi, a meno che..."
[Raffaele Mastrolonardo, Il Manifesto]

sabato, agosto 21, 2010

fra 10 anni

L'altro ieri l'ultima brigata di combattimento americana ha lasciato l'Irak. Era il 19 luglio 2010. Nel corso dei prossimi anni potremmo tirare il bilancio definitivo sull'intervento bushiano del 2003. Speriamo bene per l'Irak la cui vita democratica è ancora in fasce.

bushehr

Non so come si pronunci in farsi, ma il fatto che la prima centrale nucleare iraniana sia stata aperta in un posto che si chiama Bushehr (come "busher" ossia bushiano) sembra un'ironia del destino.

martedì, agosto 17, 2010

europei misti

Da qualche tempo fa mi vado chiedendo come funziona la logica della doppia nazionalità fra i cittadini dell'Unione Europea. Se è permessa o meno. Se al richiedere una nazionalità di un'altro paese UE, (che so francese), perdi quella di nascita (italiana per esempio). Cercando sul Web ho trovato un'articolo di Sergio Romano, il quale chiude così:

"Nell' Unione Europea il numero crescente dei matrimoni misti ha creato un popolo di «doppi cittadini» difficilmente quantificabile, ma certamente elevato. Sono persone che possono prendere parte alle elezioni politiche e amministrative di almeno due Stati. Accanto alla cittadinanza europea, prevista dai Trattati costituzionali dell' Unione, sta nascendo una plurinazionalità che contribuisce ad abolire le vecchie frontiere del continente e ad ampliare il concetto di appartenenza. Anche questo è un modo per fare l' Europa"


Che dire d'altro? Son d'accordo.

troppo caro

La settimana scorsa il Parlamento slovacco ha votato contro il prestito dell'UE alla Grecia. Ora dicono che costa troppo, e che gli altri devono pagare la conseguenze dei loro errori. Quando saranno loro ad essere in difficoltà e dovranno implorare aiuta ai vicini europei continueranno a pensarla nello stesso modo?
Sono d'accordo che la Grecia paga le conseguenze di malgoverno e che debba essere la prima ad arrotolarsi le maniche in questa faccenda, di fatto lo sta facendo. Questo però non significa che dobbiamo abbandonarla a se stessa. Se crolla la Grecia rischiamo di cadere tutti. Slovacchia comprese.

lunedì, agosto 16, 2010













Al Governo, si lamentano della perdita di peso dell'italiano in Europa. Però poi quando si tratta di lanciare una campagna volta a promuovere il turismo, in che lingua te lo scelgono lo slogan? In inglese...

tutto va bene



La settimana scorsa la Roma è stata affossata 5-1 dall'Olimpiakos. Dice che è come col Tottenham l'estate scorsa. Ance allora si perse 5-0, ma poi seguì una stagione sorpendemente ed inaspettatamente entusiasmante. Io dico invece che senza organico rinforzato la Roma rischia di pagare i suoi limiti.

Ma no, dicono, se dici questo è che sei un pessimista. "Non sai vedere la realtà". "Che se fai così sembri della Lazio". "Siamo la quinta squadra del mondo".

Io dico solo che se continuiamo a dormire il risveglio rischia di essere molto ma molto brusco. Seppur abbiamo un allenatore dai nervi di acciaio, qui senza rinforzi ed un organico un po' fuori forma rischiamo di finire fuori al primo turno di Champions e di brancolare in campionato.