lunedì, dicembre 04, 2006
Solo Io
Pamplona-Iruñea 24/XI
Solo Io nel senso solo la mia identità. La scritta nella foto recita EHE, ossia Euskal Herria Euskaraz, i Paesi Baschi in Basco. Questa associazione altro non é che una delle tante dépendance (nelle fattispecie quella linguistico-radicale) che fanno capo ai radicali-indipendentisti. Ed ora, nel momento in cui sembra che il processo di pace tra i radicali-indipendendisti violenti ed il governo socialista spagnolo perda colpi, Batasuna, l'ala politica dell'ETA da ordine di seminare scritte varia per le città, fra cui queste qui. Una maniera di mettere la pressione sul governo, di pizzicarlo, di infastdirlo.
Nei Paesi Baschi si parla una strana lingua il basco, appunto. Questa lingua non ha nulla a che vedere con le lingue latine, ed a quanto pare nemmeno con la famiglia indio-europea. Da secoli i baschi hanno convissuto con le altre lignue, prima con il latino, poi con lo spagnolo ed il francese (si perché i Baschi vivono a cavallo fra due paesi, la Francia e la Spagna, proprio come il Tirolo diviso a metá fra Italia ed Austria)
Attualmente nella regione basca spagnola vige una situazione di bilinguismo officiale basco-spagnolo proprio come in Alto Adige con il tedesco e l'italiano. Si possono utilizzare le due lingue in tutti gli ambiti. Di fatto esistono radio e televisioni pubbliche che trasmettono in basco, scuole ed universitá pubbliche in lingua basca, negli ospedali e nell'amministrazione pubblica poi i funzionari devono parlare le due lingue (si proprio come a Bolzano).
Questa situazione di rinascimento della lingua basca altro non é la reazione alla cieca ed assurda politica di Franco che durante 50 anni aveva vietato e perseguito la lingua basca e tutti quelli che la praticavano in ambito pubblico (lo stesso trattamento fu riservato ai catalani).
Oggi peró ognuno é libero di parlarla.
Eppure c'é qualcuno che non é contento. Qualcuno che vorrebbe che tutto sia in Basco e che lo spagnolo non venga utilizzato. Una sorta di franchismo alla rovescia. Se quelli prima non volevano che si utilizasse il basco, ora questi altri non vogliono che si usi lo spagnolo.
Detto questo sottolineo la follia e l'insensatezza dell'azione del gruppo in questione. Basco, Francese e Spagnolo hanno sempre convissuto in questa regione. Cosí come era assurdo e totalitario il tentativo di Franco di fare sparire la lingua basca, lo é altrettanto l'idea (o se preferite "ideologia") di questo gruppuscolo che vuole che non si usi lo spagnolo. Si tratta di una sorta di falangisti della lingua al contrario ( i falangisti erano + o meno l'equivalente degli squadristi nostrani Franco si servi' inzialmente di loro per consolidare il proprio potere).
Dividere é facile il problema é unire. Questa é la vera sfida.
Chi ci riuscira marcherà la storia basca (ed umana).
"E' troppo comodo dividere ciò che sembra unito
bisognerebbe unire ciò che invece è diviso "
(Jovanotti ,"Non é ancora finita" - Capo Horn 1999)
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