Il deputato piu' giovane del nuovo parlamento europeo, si chiama Emile Turunen, una danese di 25 anni . In cambio, il piu' anziano ha 81 anni ed è .... italiano! Che sorpresa! No?
PS.: L'eurodeputato italiano in questione è un tale Ciricaco De Mita? Che per caso l'avete mai sentito?
A proposito delle interviste di cui parlavo prima queste forse le citazioni piu' gustose :
"Nel nostro Parlamento non ci sono rappresentanti del popolo, ma piuttosto rappresentanti del principe, nominati proprio come il principe nominava i suoi scudieri" [Antonio Di Pietro, El Mundo]
"Fini oramai è un in pensione [...] Se stesse al potere mi fiderei di lui di meno del mio gatto" [Giovanni Sartori, El Pais]
L'Italia riscuote molte attenzione queste ultime settimane, e sicuramente è cosi per tutto questa faccenda di gonne, foto e registrazioni. Ah è proprio vero: tira piu un pelo di ....
Questo è lo scherzetto che un giornalista spagnolo (una specia di "Iena" a sé stante) ha fatto qualche mese fa a Sarkozy durante una conferenza stampa a Bruxelles.
«Dormo solo in un letto matrimoniale. Non si sa mai, dovesse arrivare qualcuno.... Chi dorme solo ha il vantaggio che non s'illude, non si fa dipendenze. L'ideale sarebbero due letti molto vicini»
Secondo il consiglio dei guardiani, non c'è stato nessun problema. I risultati delle lelezioni son quelli e non si discute. Tutto regolare. Pure i brogli. Nel frattempo si tortura, fucila ed amazza gente solo per non essere d'accordo. Di nuovo complimenti.
-Michael Jackson, c'est n'importe quoi! Le pauvre, regarde qu'est ce qu’il est devenu à force de suivre ses caprices. Il est complément dévisagé, il n'est plus ni chair, ni poisson
-Mais non, tu ne peut pas parler comme ça. Nous, nous ne pouvons pas nous permettre de parler comme si on était au bar du coin. Non, nous pouvons pas tenir ce type de discours, sans considérer qu'est ce qu'il y avait à la base de la vie de Michael Jackson. La condition de vie d'un enfant noir aux Etats Unis, l'influence du mythe de l'homme blanc américain, riche et puissant. La difficulté de s'accepter dans ces conditions.
La morte di Michael Jackson mi rattrista. Seppur non sia mai stato un suo grande fan, riconosco il suo grande talento. I suoi album degli anni '80 rimaranno delle pietre miliari nella storia della musica pop.
Quello che piu' mi dispiace è il triste epilogo di questa storia, quella di una persona che voleva essere qualcosa che non era, e ripenso a quella frase di Shakespeare di cui parlavo la settimana scorsa:
"E questo soprattutto: sii sincero con te stesso, e ne seguirà, come la notte segue il giorno, che non potrai essere falso con gli altri"
So bene pero' che dietro tutta storia di un uomo nero che voleva essere bianco, si nasconde il peso del mito americano dell'uomo bianco, ricco, potente e di successo, con il quale il piccolo Jackson deve essersi confrontato sin dall'infanzia.
All'epoca non c'era un Obama, ed i neri non credo che se la spassassero. Non credo nemmeno si profilasse la speranza di un possibile riscatto al di fuori dallo sport e dalla musica. L'ironia della vita fa si che Michael, se ne va proprio quando Obama è presidente per quello che è: non un nero, né un bianco, ma un americano. E su questo non c'è colore che regge.
Veniamo al dunque, il Presidente del Consiglio italiano puo' essere simpatico quanto vuoi e sicuramente lo sarà, ma dopo aver fatto battute tipo questa con un collega europeo, oltretutto a pochi minuti di un Consiglio Europeo, pensa davvero di favorire la credibilità del paese?
Invitare presidenti e primi ministri europei nelle proprie ville, raccontargli barzellette, ecc. sicuramente permette di guadagnarne la simpatia di queste persone, ma questo non garantisce in nessun modo gli interessi del paese. Se non conduci un lobby puro e duro, se non scegli le persone giuste, non basterà certo invitare un collega europeo nella tua villa in Sardegna per rendere vincente la tua strategia diplomatica. La dimostrazione è il fatto che gli amici Blair, Aznar, Sarkozy non hanno mai esitato a privilegiare i propri interessi contro quegli italiani e questo nonostante la "grande amicizia": la vicenda polacca ne è l'ultima prova (dove il grande amico Nicolas non ha esitato a fregare l'amico "fesso" italiano, consegnando la presidenza del Parlamento europeo al candidato polacco)
Se poi si vuole credere che tutto va al meglio nel milgiore dei mondi, e che l'Italia in campo europeo non fa altro che incassare una vittoria dopo l'altra, beh si è liberi di crederlo. Pero' poi non si venga a piagnucolare al prossimo ceffone che si prende in campo europeo.
Secondo me questo non è legato certo (od almeno non solo) alle facende private del nostro presidente del consiglio. Il fatto è che il candidato italiano in questione, l'eurodeputato del PDL Mario Mauro, sarà pure stato una brava persona ed abile deputato ma la verità è che risulta sconosciuto ai piu'. Forse se si ambisce davvero e conquistare la presidenza del PE si dovrebbe puntare su un personaggio di maggior spessore: per dire Buzek, il candidato polacco che ha prevalso su Mauro, è stato primo ministro. Borrell, ex presidente del PE era anche un pezzo grosso del partito socialista spagnolo. Mauro sarà pure validissimo, ma apparentemente, al di fuori della cerchia ristretta di Bruxelles e di Strasburgo risulta sconosciuto ai più.
L'Italia probabilmente ha giocato male le sue carte (scarso lobbying) facendosi cosi' superare dalla Polonia. Se si vogliono raggiungere degli obbiettivi in campo europeo non si deve pensare che questi vengano raggiunti per divina concessione: bisogna darsi da fare, curare interessi, stringere alleanze, ecc. Se un paese come la Polonia, riesce a prevalere sull'Italia, e questo nonostante l'handicap di un fortissimo tasso di astensione alle elezioni europee ed un peso demografico e politico inferiore a quello italiano (e del PDL), beh allora bisogna porsi delle domande circa la maniera in cui si pretende difendere i propri interessi.
Ma quali sono le comiche di cui parla il Presidente del Consiglio: si tratta delle domande fatte dal giornalista o della politica estera italiana? Detto in altre parole, che prestigio potremo mai ricavare da queste faccende da camera da letto fatte di "escort", ninfette e quant'altro? Che credibilità ha l'Italia quando in un tavolo di negoziati si presenta con un primo ministro in queste condizioni (mi riferisco a qieste storie)? Azzardo una domanda: non sarebbe il caso che il centrodestra si cerchi un successore a Berlusconi che garantisca maggior forza e prestigio al paese?
PS.: Detto questo, io che giornalista non sono, né saro' mai, se fossi stato il corrispondente de L'Unità, sapendo che il Premier non risponde sull'argomento, sopratutto al proprio giornale, e che ha la coda di paglia, forse avrei cercato di formulare la domanda in altro modo.
Oggi in India si sono celebrati i funerali di Vicente Ferrer, ex-missionario gesuita e fondatore di una ONG locale: la Fundacion Vicente Ferrer. Ferrer durante la sua vita ha condotto una lavoro importantissimo in India. Questo benefattore di origine catalan, pressoché sconosciuto in Italia, viene celebrato in questi giorni in Spagna ed in India. Assicuro che vale davvero la pena leggersi la sua storia e saperne un po di piu'.
Su Pressueuropa è apparso un articolo del quotidiano Mladá Fronta DNES dove si fa il bilancio, non certo positivo della presidenza ceca. Il bello è che se nell'articolo si sostituiscono i riferiementi alla Repubblica Ceca con dei riferimenti all'Italia, beh ci si rende conto che riflette increbilmente la situazione italiana. Facciamo una prova:
Questa situazione riflette la difficoltà delle nostre relazioni con l'Unione europea: riusciamo sempre a evitare il peggio, ma il più delle volte non riusciamo a mettere in evidenza il nostro potenziale [...] Continuiamo sempre a lamentarci di essere una piccola nazione, incapace di imporsi. E quindi non facciamo nulla, limitandoci a dire: "Sono sempre i francesi e i tedeschi a tirare la carretta".
La presidenza avrebbe potuto accrescere la fiducia nei nostri mezzi; avrebbe potuto mostrare che siamo un paese europeo capace di farsi rispettare dalle altre nazioni e di ottenere risultati [...] Grazie alla capacità dei nostri funzionari [...] e dei nostri diplomatici a Bruxelles, abbiamo ottenuto maggiore considerazione. Ma senza una rappresentazione politica di peso, il loro lavoro è praticamente invisibile; sono i nostri politici a fare la (nostra) reputazione nell'Unione europea e a permetterle di essere influente. E sono loro che non hanno superato l'esame europeo.
Ieri sera l'entusiasmo per l'autogol di Dossena, nella partita dell'Italia contro il Brasile, mi aveva fatto sbilanciare. Il suo sarà stato pure un grande autogol, ma quello di Cicinho contro il Bologna, resta il migliore dell'anno, un vero capolavoro (vedete qui sopra). Per il resto Sconcerti inizia il suo pezzo sul Corriere cosi':"È finita come doveva finire". Ecco, appunto.
Credo che anche il povero Cicinho debba inchinarsi davanti cotanta classe. Stasera è stata scritta un'altra grande pagina del calcio mondiale. Che autogol! Per altro che volete dire circa la brillante prestazione italiana in questa Confederation Cup: era tutto previsto!
Altro che riforma Alfano per migliorare la giustizia, in Spagna hanno trovato un sistema molto piu' speditivo per snellire il lavoro dei tribunali: buttare i faldoni dei dossier giudiziari in corso direttamente nei secchi della spazzatura. E apparentemente non si trattava neanche di una pratica isolata: sono stati scoperti vari casi da Siviglia a La Coruña, passando per Siviglia e Barcellona
Ieri, John Carlin sul Domingo, il supplmento della domenica di El Pais, raccontava il dramma di Gordon Brown e del suo declino. Secondo Carlin la ragione del fallimento di Brown sta nel fatto di voler essere qualcun'altro: ossia Tony Blair. Le chiave del suo declino starebbe quindi nel fatto di non essere stato fedele a sé stesso, e cosi cita Shakespeare:
"E questo soprattutto : sii sincero con te stesso ; e ne seguirà, come la notte segue il giorno, che non potrai essere falso con gli altri" [qui la versione originale]
Oggi l'Italia esordisce nella Coppa della Confederazioni. La verità è che non suscita molto interesse. Nessuno la da per favorita. Come nel 2006 dirà qualcuno: dove poi abbiamo vinto. Non proprio direi io... A differenza del 2006, dove la nazionale era data per spacciata e lontana da ogni pronostico, ma comunque animata da una forta voglia di riscatto, questa volta in fondo neanche lei ci crede alla vittoria, e forse neanche interessa. Non tanto per l'età media della squadra quanto per quella che chiamo sindrome della pancia piena. Quando hai già vinto una volta, perché sforzarsi di nuovo? Meglio rilassarsi e godersela per almeno 10 anni.... Insomma: Sogni d'oro!
"Della lettera di Gino (come chi è Gino? Gino, l’ex ragazzo di Noemi, la figlioccia di Papi che si è separato da Veronica che, secondo Daniela, starebbe con Alberto), pubblicata nei giorni corsi dal «Corriere della Sera», mi ha colpito il passaggio in cui l’autore fa l’elenco delle contumelie ricevute dopo l’intervista in cui raccontava le telefonate fra la sua morosa e il Gatsby di Villa Certosa. «Dicono che sono un Camorrista, Boss, Bugiardo, Leader di Sinistra, Falso, Diffamatore, insomma una schifezza d’uomo». Nel mondo di Gino, che è il mondo del popolo, essere leader di sinistra è ormai un insulto da querela". [Massino Gramellini]
Ieri non parlavo di quali sono i peggiori insulti secondo gli italiani? Beh, ecco a quelli anda va aggiunto quest'altro ("lea-der di si-ni-stra"). Forse è su fatti come questi che il PD ed il resto del a sinistra dovrebbe riflettere.
Perché nelle coppie ci si chiama utilizzando dei nomi cosi assurdi (zuccherrino, passerrotto, e chi piu' ne ha piu' ne metta)? Su El Pais Semanal immaginano la risposta di un illustre amorologo:
"Perché nelle coppie si esprime il proprio amore chiamando il proprio partner con dei nomignoli che agli estranei appaiono assai bizarri? L'eminente amorologo Marcos Rupines, sedicente dotttore [...] afferma che nelle coppie si crea il desiderio di formare un proprio universo, che risulti estraneo al resto della umanità. E' l'amore. Ma quando ci innamoriamo siamo davvero consapevoli che rinunciamo ad ogni forma di intelligenza. In un certo si', risponde Rupinez, nella misura in cui rinunciamo alla ragione."
"Los pobres socialistas franceses no entienden que contra la crisis se necesita unidad nacional y que en Europa se necesita la unidad nacional para las grandes ideas, pues es normal que haya diferencias, pero no en lo esencial"
E cosi' il ministro degli esteri franceses, Bernard Kouchner socialistia indipendente al servizio di Sarkozy, vede anche lui cosi' la crisi del Partito Socialista Francese. Non sono un oracolo, ma tutte queste voci ed opinioni rafforzano in me la convinzione che i socialisti francesi non ritorneranno al potere fino a quando non si riconcilieranno con l' europeismo vero, quello di Mitterand per dire.
"In fondo si spende tanto per un essere umano, non per un extraterrestre. Per questo, rispetto al Real Madrid, sto con la politica dei club italiani [....] Nella crisi economica globale bisogna dare alla gente un segnale che non si sperpera. Giochiamo la domenica, però negli altri giorni si va in giro e mi muoverei a disagio se, in un momento così, il mio mondo si comportasse come se non fosse successo nulla. Capisco che per cercare di risorgere devi battere due o tre colpi importanti, come ha fatto il Real, ma non credo che ci sia da vantarsi di quelle cifre, semmai c’è da guardarle con perplessità"
Buffon parlando del caso Ronaldo (mi riferisco a Cristiano, l'attacante portoghese che il Real Madrid ha comprato al Manchester United, pagando la bellezza di 93 milioni di euro). Se davvero crede a quello che dice: 10 e lode!
"L’Italia è il Paese dove i cessi privati sono splendenti come musei e i musei pubblici sporchi come cessi. Lo Stato non siamo mai noi, ma Loro, un’entità astratta e tendenzialmente nemica che ha il volto della politica e il solo scopo di portarci via i soldi attraverso multe e tasse." [Massino Gramellini]
"Depuis la division intervenue lors du référendum de 2005, le PS n'a pas repris le flambeau européen qui était porté par François Mitterand. Le choix des candidats n'a peut-être pas suffisamment incarné l'enjeu d'une réelle bataille pour l'idée européenne. Et cela reste vrai sur de nombreux sujets. Dès lors, comment s'étonner qu'une partie de nos électeurs se détournent ? Le PS doit se remettre au travail. Le temps est venu de la reconstruction sur la base d'un renouvellement des idées, du projet et de ses pratiques."
[Alain Rousset, Presidente socialista della regione dell'Aquitania]
I socialisti francesi sono divisi tra di loro dal referendum europeo del 2005 faticano a riconciliarsi con l'Europa e l'europeismo, di cui Mitterand era diventato un simbolo. Non stupisce quindi, che in queste circostanze si siano fatti rubare dai Verdi il primato di prima forza europeista di sinistra.
«Bisogna far nascere un Partito nuovo della sinistra italiana, di tutta la sinistra italiana. Un Partito creato da tutti quelli che oggi sono all'opposizione e che si sentono più o meno di sinistra, da Rifondazione all'Italia dei valori, dal Partito democratico al movimento di Vendola, dai socialisti ai Verdi, dai Comunisti italiani ai radicali».
Avete letto bene dice "Radicali" parlando di sinistra e se Bertinotti dice questo vuol dire che qualcosa è cambiato. E pensare che 10 anni fa, era il 1999, davanti i risultati ottenuti dalla Bonino & co. alle elezioni europee il Fausto parlava di "preoccupante successo radicale". Manco fosse il Fronte Nazionale. Dai, su, siamo nella buona direzione. Forse si stanno svegliando.
Guardate bene la foto del sito de La Stampa, dove ci sono idue tipi in motorino col bandierone del PDL. Sono senza casco. E' un caso? Secondo me no, trattasi di messaggio subliminale della sinistra italiana....
PS.: Secondo me, se i due della foto fossero stati del PD, avrebbero portato il casco: le famose due Italie insomma.... ;)
Forse non dovrei tornare sull'argomento, tant'é che la quarta (o forse é solo una terza*) di Barbara Matera ha funzionato, visto che, quanto a preferenze, nel PDL stia solo dietro al presidente del Consilvio. La domanda rimane aperta, ma ora che è stata eletta che accidenti farà a Bruxelles, non si annoierà? Mah! Il resto già l'ho detto.
Il partito centrista francese,il MoDem, guidato dall'ineffabile François Bayroux era atteso come uno dei vincitori morali di queste elezioni, invece ha preso una mazzatta. Come spiega Anais Ginori di Repubblica, quelli del Modem ora se la prendono con la televisione pubblica che avrebbe diffuso il venerdi (ossia proprio in chiusura di campagna) un film ecologista "Home", realizzato dal fotografo Yann Arthus Bertrand. Secondo il Modem infatti il film avrebbe spostato parecchi voti a favore degli ecologisti, rubando voti al MoDem. Un delirio insomma.
Quelli del giornale Libération stanno al gioco e spiegano tutti programmi che gli ultimi giorni avrebbero potuto spostare dei voti, si va dal film Disney al concertone nazional-popolare.
Se i verdi hanno raggiunto il 16% è grazie al film "Home" e se "Home" é stato visto da 8 milioni di spettatori é colpa del canale TF1 che non ha trasmesso nulla di meglio che la partita di calcio Francia- Turchia, e se la partita non è stata vista è perché ai francesi non piace un granché la squadra diel CT Domenech. Ergo, se i Verdi hanno raggiunto il 16% e gli altri partiti hanno preso una mazzata, è colpa di Domenech.
"L’Europa che ha la brutta abitudine di legiferare su tutto, dalla lunghezza dei carciofi alla curvatura delle zucchine, creando una montagna di difficoltà per chi intraprende e rischia di suo".
Ma vuoi mettere l'efficentissima burocrazia italica con quegli scansafatiche di Bruxelles (che oltretutto come efettivo sono inferiori a quelli delle amministrazioni di città come Roma). Tutta colpa di Bruxelles! Mai colpa nostra! Mai, mai, mai.
PS.: E poi siamo sinceri senza l'Unione Europea, l'Italia già controllava la Libia, l' Etiopia, e tutta l'Africa orientale.
So che arrivo in ritardo, ma c'é una cosa che continua a tormentarmi in tutta questa faccenda delle candidature delle "veline" alle elezioni europee. Sei bella, famosa e lavori nel mondo dello show-biz: ma chi te lo fa fare di fare la deputata? Oltreutto a Strasburgo: in culo al mondo!
Io se fossi una bella figa che lavora nello show-biz non mi passerebbe manco per l'anticamera del cervello di andarmene a Strasburgo. Preferirei fare qualche bel film commerciali, alternati a qualche bel film d'autore (veri, non per finta). Per dire piu' Monica Bellucci che Barbara Matera.
Non é che questa storia delle veline e fighette varie candidate nelle lista del PDL (molte non ce l'hanno fatta) dimostra per l'ennesima volta che i radicali stanno 20 anni avanti rispetto alle altre forze politiche. Solo che loro Cicciolina la candidavano per provocazione e mettendola in fondo alla lista (vabbé poi ci fu la sopresa delle 20.000 preferenze). Questi invece le "ciccioline" le candidano sul serio. Fra un poco la provocazione ciccioliniana, che iniziava i suoi discorsi per "onorevoli cicciolini, onorevoli ciccioline" divverà realtà.
PS.: Su Radio Rai sento il vecchio Giacinto parlare in tribuna elettorale. Lo sento indebolito (fisicamene intendo).