Ieri, nella periferia parigina ci sono stati dei nuovi scontri. Segno che le cose non sono cambiate molto dai "moti" di novembre. E come potevano cambiare in cosi poco tempo?
Se la situazione infatti si é calmata, la tensione resta alta nelle periferie parigine.
Ma perché? Come mai?
Nelle periferie francese c'è una situazione simile dalla fine degli anni '80, "La Haine" il film di Matthieu Kassovitz (1994) divenne il film manifesto di una genrazione nata e cresciuta in periferia. Tuttavia solo con le agitazioni dell'anno scorso ha iniziato ad interessare (preoccupare) i paesi vicini.
C'è una situazione di disagio sociale che trova radici profonde. Qualche indizio: guardate la lista dei convocati della nazionale di calcio francese. Niente di nuovo midirete, i francesi come già molti altri paesi possano contare su una squadra multicolore, multireligiosa dove si mischiano le varie componenti della nazione. Quella del "black-blanc-beur": ossia del nero-bianco-marrone di cui i francesi andavano orgogliosi nei giorni successivi alla vittoria del mondiale del 1998.
Adesso guardate i nomi e le facce dei deputati: notate qualche differenza?
Se cercate bene alla fine vedrete che fra di loro si trovano 9 deputati di colore, 1 di origine asiatica ed un altro di origine indiana: si tratta dei rappresentanti dei dipartimenti francese d' oltremare (oceano indiano,Caraibi, Guyana). Nessun deputato di origine araba, od africana é stato invece eletto nel territorio francese. Solo bianchi. Questa é una delle grandi anomalie francesi.
Come mai questo squilibrio fra il campo di calcio ed il Parlamento? Perché delle persone ritenute degne di rappresentare il proprio paese ad un mondiale non dovrebbero e non potreberro farlo come deputati? Perché dargli delle grandi responsabilità sul terreno di gioco per poi escluderli del tutto dalla gestione dello stato? Perché se sei di origine araba puoi' essere il rispetatissimo capitano di una delle nazionali di calcio più forti del mondo ma non puoi far parte della classe dirigente di quello stesso paese?
Non sbagliatevi, la foto che vedete qui accanto, dove bianchi, neri e marroni siedono assieme é del parlamento Sudafricano: qualcosa che pare quasi un sogno per la Francia di oggi del tutto-bianco parlamamentare. Sarebbe bene che la Francia corregga presto questo squilibrio se vuole che una parte della popolazione si riconosca davvero nei valori della repubblica.
Qualcosa comunque inizia a cambiare, oltre al fatto che "Sciences Po", ossia la facoltà di scienze politiche fabbrica delle future classi dirigenti da qualche anno si é andata aprendo ai ragazzi francesi di origine araba ed africana, un paio di mesi fà é arrivata un'altra notizia: da quest'estate per la prima volta, un giornalista di colore presenterà l'edizione del telegiornale delle 20h del canale TF1: il piu' visto dai francesi.
Se la situazione infatti si é calmata, la tensione resta alta nelle periferie parigine.
Ma perché? Come mai?
Nelle periferie francese c'è una situazione simile dalla fine degli anni '80, "La Haine" il film di Matthieu Kassovitz (1994) divenne il film manifesto di una genrazione nata e cresciuta in periferia. Tuttavia solo con le agitazioni dell'anno scorso ha iniziato ad interessare (preoccupare) i paesi vicini.
C'è una situazione di disagio sociale che trova radici profonde. Qualche indizio: guardate la lista dei convocati della nazionale di calcio francese. Niente di nuovo midirete, i francesi come già molti altri paesi possano contare su una squadra multicolore, multireligiosa dove si mischiano le varie componenti della nazione. Quella del "black-blanc-beur": ossia del nero-bianco-marrone di cui i francesi andavano orgogliosi nei giorni successivi alla vittoria del mondiale del 1998.
Adesso guardate i nomi e le facce dei deputati: notate qualche differenza?
Se cercate bene alla fine vedrete che fra di loro si trovano 9 deputati di colore, 1 di origine asiatica ed un altro di origine indiana: si tratta dei rappresentanti dei dipartimenti francese d' oltremare (oceano indiano,Caraibi, Guyana). Nessun deputato di origine araba, od africana é stato invece eletto nel territorio francese. Solo bianchi. Questa é una delle grandi anomalie francesi.
Come mai questo squilibrio fra il campo di calcio ed il Parlamento? Perché delle persone ritenute degne di rappresentare il proprio paese ad un mondiale non dovrebbero e non potreberro farlo come deputati? Perché dargli delle grandi responsabilità sul terreno di gioco per poi escluderli del tutto dalla gestione dello stato? Perché se sei di origine araba puoi' essere il rispetatissimo capitano di una delle nazionali di calcio più forti del mondo ma non puoi far parte della classe dirigente di quello stesso paese?
Non sbagliatevi, la foto che vedete qui accanto, dove bianchi, neri e marroni siedono assieme é del parlamento Sudafricano: qualcosa che pare quasi un sogno per la Francia di oggi del tutto-bianco parlamamentare. Sarebbe bene che la Francia corregga presto questo squilibrio se vuole che una parte della popolazione si riconosca davvero nei valori della repubblica.
Qualcosa comunque inizia a cambiare, oltre al fatto che "Sciences Po", ossia la facoltà di scienze politiche fabbrica delle future classi dirigenti da qualche anno si é andata aprendo ai ragazzi francesi di origine araba ed africana, un paio di mesi fà é arrivata un'altra notizia: da quest'estate per la prima volta, un giornalista di colore presenterà l'edizione del telegiornale delle 20h del canale TF1: il piu' visto dai francesi.