Tuttavia il modo in cui é avvenuta l'elezione del presidente non mi é piaciuta. Mi hanno lasciato perplessi tanto gli atteggiamenti della neo-maggioranza e che dell'opposizione. Atteggiamenti che hanno visto ha un lato un posizione confusa e dall'altro un sordo diniego.
Cio' che piu' mi dispiace é che il Presidente di tutti gli italiani sia stato eletto da una sola parte, senza la collaborazione della maggioranza e sotto le gravi minaccie di futuri scioperi fiscali e quant'altro dell'opposizione.
Perché la maggioranza non ha espresso sin dall'inizio una rosa di nomi? Sarebbe stato molto piu' facile, erano tre: Amato, Napoletano, D'Alema. A sinistra la scelta di Napolitano seppur condivisa é stata annunciata prima ancora di aver consultato tutte i leader (vedi RosaNelPugno). Perché questa mancanza di trasparenza? A cosa era dovuta?
Forse al fatto che i DS feriti all'orgoglio dopo il doppio diniego a D'Alema hanno voluto imporre un candidato di "pura razza". Accantonando cosi' Amato, il cui peccato originale sta nel fatto di non essere mai stato inscritto al "picci": decisamente i "diesse" devono ancora maturare. E' con questo spirito di club che si vuole creare il famoso Partito Democratico?
La destra dal lato suo, con l'eccezione dell'UDC, ha preferito indispettirsi invece di cercare una posizione comune. Perché l'opposizione, dopo essere riuscita a far cadere la candidatura di D'Alema, ha rifiutato di citare Napolitano nella sua rosa? Questo assenza sembrava piu' un dispetto che altro. Sono piu' che convinto che se il centro-sinistra non avesse fatto il suo nome domenica sera, il nome di Napolitano sarebbe figurato nella famosa rosa di nomi del centro-destra. La sensazione é che lo hanno tolto all'ultimo momento per fargli un dispetto. Ne sono convinto.
Oltretutto l'impressione era che la Lega a Napolitano non lo volesse votare non tanto per le sue idee o perché ex "komunista" ma poiché...nato a Napoli (dalla Lega che ci si puo' aspettare d'latra parte?). Berlusconi ha voluto cosi' assecondare questo capriccio (che oltretutto gli permetterà di continuare a insistere con i suoi discorsi infuocati sui bimbi ed i comunisti). Sono queste ragioni sufficenti per impuntarsi, sopratutto dopo che erano appena riusciti ad imporre il loro punto di vista (no a D'Alema) ?
Il rischio é che la prossima volta che la destra sarà al potere questa, citando l'esempio Napoletano, si sentirà libera di eleggere il primo nome che gli venga in testa, Letta, Berlusconi, Dell'Utri, Ferrara, Schevachenko o Maldini. Cio' avverà sulla falsa riga di quanto avvenuto con la modifica della costituzione: la Casa delle Libertà dopo aver urlato allo scandalo nel 2001 dicendo che non si modificava la Costituzione a colpi di maggioranza, avrebbe poi fatto esattamente la stessa cosa quattro anni dopo.
Infatti in Italia non si trae mai esempio dagli errori degli altri per poi non commetterli ma piuttosto per ripeterli paro paro. Preferisco non interrogarmi sul perché di questa sciocca attitudine irresponsabile.
Ritengo che sarebbe stato piu' prudente convergere sul nome di Amato con una confluenza di voti del centrodestra.
Detto questo, cio' non giustifica alcune pericolose dichiarazioni incendarie del centro destra e del suo leader (vedi sciopero fiscale). Il compito di un vero politico deve essere quello di permettere il dialogo e non di puntare allo "scontro frontale" e di arringare demagogicamente la gente.
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