"Qua persino i tassisti pachistani mi fanno domande retoriche (nel senso che loro sanno gia la risposta) del tipo "italy is a very open country"... Sesso libero, orgie e quant'altro a tutto spiano insomma..."
(email inviata da New York)
venerdì, febbraio 25, 2011
seminato2 (bestiario libico)
L'episodio raccontato da Guido Ruotolo su La Stampa non pare isolato, l'altro inviato del Corriere a Bengasi, Lorenzo Cremonesi, raccontava ieri della reazione dei libici quando venivano a conoscenza che era italiano:
"Arrivando ieri a Bengasi da Tobruk abbiamo trovato un'atmosfera da «missione compiuta». Ma anche rabbia, tanta rabbia contro il «dittatore criminale» e soprattutto contro l'Europa (in prima fila l'Italia) accusata di essere stata prima complice e adesso spettatrice troppo passiva dei crimini di questo regime in coma, eppure ancora pronto a massacrare impunemente la sua gente in piazza"
Dopo aver fatto finta di nulla davanti il bacio alla mano del nostro Premier, ora chi non lo sapeva, all'improvviso scopre che Ghedaffi è una specie di Pol Pot, di generale Videla de noanstri libici. Un assassino, uno che fra un discorso farneticante ed un altro, non esita a far bombardare la propria popolazione ed a far massacrare i feriti ricoverati negli ospedali, tanto per dare l'esempio. Il popolo libico non ha difficoltà a ricordare le relazioni imbarazzanti intessute dal nostro Premier col loro dittatore e quando vedono un italiano non esitano a interpellarlo.
"Arrivando ieri a Bengasi da Tobruk abbiamo trovato un'atmosfera da «missione compiuta». Ma anche rabbia, tanta rabbia contro il «dittatore criminale» e soprattutto contro l'Europa (in prima fila l'Italia) accusata di essere stata prima complice e adesso spettatrice troppo passiva dei crimini di questo regime in coma, eppure ancora pronto a massacrare impunemente la sua gente in piazza"
Dopo aver fatto finta di nulla davanti il bacio alla mano del nostro Premier, ora chi non lo sapeva, all'improvviso scopre che Ghedaffi è una specie di Pol Pot, di generale Videla de noanstri libici. Un assassino, uno che fra un discorso farneticante ed un altro, non esita a far bombardare la propria popolazione ed a far massacrare i feriti ricoverati negli ospedali, tanto per dare l'esempio. Il popolo libico non ha difficoltà a ricordare le relazioni imbarazzanti intessute dal nostro Premier col loro dittatore e quando vedono un italiano non esitano a interpellarlo.
seminato (bestiario libico)
A proposito di raccogliere il seminato dei nostri rapporti con Ghedaffi, questo è quello che racconta Guido Ruolto, inviato de La Stampa a Tripoli:
"Un semaforo rosso, prima di entrare in città, sbucano ragazzi armati di Kalashnikov insieme a dei poliziotti. Sono nervosi, molto nervosi. Ci bloccano [...] (Uno di loro) guarda il passaporto. Commenta tra la collera e il disprezzo: «Italiani?!!!». Parte uno sganascione verso il povero Fabrizio. Lo schiaffone è forte, gli saltano gli occhiali. Ci mettono in un gabbiotto. Pensiamo al peggio. Parte anche un calcio."
"Un semaforo rosso, prima di entrare in città, sbucano ragazzi armati di Kalashnikov insieme a dei poliziotti. Sono nervosi, molto nervosi. Ci bloccano [...] (Uno di loro) guarda il passaporto. Commenta tra la collera e il disprezzo: «Italiani?!!!». Parte uno sganascione verso il povero Fabrizio. Lo schiaffone è forte, gli saltano gli occhiali. Ci mettono in un gabbiotto. Pensiamo al peggio. Parte anche un calcio."
lungimiranza 2 (bestiario italo-libico)
Come anche ricordato da Stella, poco più di un mese fa Frattini, lodava il modello Ghedaffi.
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diritti che? (bestiario italo-libico)
Prima parlavo del mancato tentativo dell'Università di Sassari di conferire a Ghefaddi una laurea "honoris causa", in giurisprudenza. Ecco parlando di diritto, ieri Gian Antonio Stella sul Corsera raccontando della "lectio magistralis" di Ghedaffi all'Università La Sapienza, riportava questo episodio:
Per non dire del surreale battibecco con uno studente sul tema dei diritti umani degli immigrati respinti sui barconi, incarcerati o abbandonati nel deserto. «Come vengono rispettati, in Libia, i loro diritti?» . L’interprete: «Quali diritti?» . «I loro diritti» . «Quali diritti?» . «I diritti!» , gridavano in sala: «I diritti politici» . L’interprete si chinò sul raìs, che si scosse: «Quali diritti?» . E si avvitò a spiegare che, per carità, la domanda faceva onore a chi l’aveva posta ma «gli africani sono degli affamati, non dei politici, gente che cerca cibo»
Per non dire del surreale battibecco con uno studente sul tema dei diritti umani degli immigrati respinti sui barconi, incarcerati o abbandonati nel deserto. «Come vengono rispettati, in Libia, i loro diritti?» . L’interprete: «Quali diritti?» . «I loro diritti» . «Quali diritti?» . «I diritti!» , gridavano in sala: «I diritti politici» . L’interprete si chinò sul raìs, che si scosse: «Quali diritti?» . E si avvitò a spiegare che, per carità, la domanda faceva onore a chi l’aveva posta ma «gli africani sono degli affamati, non dei politici, gente che cerca cibo»
horroris causa (bestiario italo-libico)
"Nel maggio 2009 il consiglio della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari approva una proposta formale d'assegnare una laurea honoris causa in giurisprudenza al colonnello Gheddafi. I Radicali si mobilitano con interrogazioni parlamentari e un appello firmato da 1357 professori e ricercatori universitari [...] La decisione viene sospesa"
Capito? Volevano pure offrire una laurea honoris causa, in Diritto oltretutto, ad un tipo che lo Stato di Diritto neanche sa cos'è.
Ora ripeto, capisco che in politica estera si debba far prova di una certa dose di realpolitik, ma questa volta abbiamo davvero sfiorato il ridicolo. Meno male che ci sono i Radicali.
PS.: Sulla battaglia dei radicali contro gli accordi con la Libia, già avevo scritto qui.
Capito? Volevano pure offrire una laurea honoris causa, in Diritto oltretutto, ad un tipo che lo Stato di Diritto neanche sa cos'è.
Ora ripeto, capisco che in politica estera si debba far prova di una certa dose di realpolitik, ma questa volta abbiamo davvero sfiorato il ridicolo. Meno male che ci sono i Radicali.
PS.: Sulla battaglia dei radicali contro gli accordi con la Libia, già avevo scritto qui.
giovedì, febbraio 24, 2011
amico mohammar (bestiario libico)
"Altro che leader autoritario (...) sono barzellette buone per una sinistra italiana rincitrullita ed incanaglita”" (Paolo Liguori, 2 Febbraio)
lungimiranza (bestiario libico)
«L’Italia non auspica la fine del Colonnello, non abbiamo ragioni per volere la caduta di un leader che oggi intrattiene buoni rapporti con tutta la comunità internazionale» (Lamberto Dini, Repubblica)
PS.: E pensare che questo è pure stato ministro degli esteri sotto il centro-sinistra...
PS.: E pensare che questo è pure stato ministro degli esteri sotto il centro-sinistra...
silenzio si uccide (bestiario libico)
"No, non lo ho sentito. La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno" (Silvio Berlusconi, 19 febbraio)
PS.: È già vecchia lo so, ma la tentazione era troppo forte. Alla fine pare che il nostro, convinto dagli States, una chiamatina al Muhammar l'abbia fatta.
PS.: È già vecchia lo so, ma la tentazione era troppo forte. Alla fine pare che il nostro, convinto dagli States, una chiamatina al Muhammar l'abbia fatta.
dimettersi (bestiario libico)
“Se fossi presidente mi dimetterei, ma io non sono presidente, sono il leader della rivoluzione, non ho nulla da cui dimettermi” (Mohammar Ghedaffi, 22 Febbraio)
ombrelli (bestiario libico)
"Avrei voluto dire qualcosa ai giovani di piazza Verde e far tardi con loro" (Mohammar Ghedaffi, 22 Febbraio)
PS.: Io preferivo questo, comunque il video con il testo originale lo potete trovare qui.
memoria corta (bestiario libico)
Come può un lider perseguitare i propri cittadini con mitragliatrici, carri armati e cannoni? Come può un lider bombardare la propria popolazione e poi dire "uccido chiunque dica qualcosa" [...] Io chiedo ai capi di stato di tutti i paesi di prendere in considerazione la volontà del popolo, di mettersi all'ascolto, di dialogare e di capirlo. Perchè agiscono in questo modo davatni alla popolazione che preme per delle riforme? (Mahmud Ahmadinejad, 23 Febbraio)
venerdì, febbraio 18, 2011
Al giornalista che gli chiede se gli ultimi scandali potrebbero compromettere la candidatura di Mario Draghi alla presidenza della BCE, il nostro amato Presidente offeso che è fuori di testa. Il fatto è che, scandali a parte, la candidatura di Draghi è già compromessa di per sè per via del disinteresse del governo.
giovedì, febbraio 17, 2011
credere, obbedire, dormire
"Durante i governi Berlusconi, l'Italia ha conosciuto i maggior momenti di prestigio ed autorevolezza internazionale" (Chiara Moroni)
PS.: Lo so, è vecchia ed oltretutto l'avevo già proposta, ma non v'è immagine migliore per rappresentare l'attuale irrilevanza italiana in Europa e sottolineare il contrasto con certe affermazioni (lo so, poi la Moroni è passata FLI)
la strane ragioni di angela e di nicolas
Qualcuno si chiede come mai Sarkozy appoggi le richieste della Merkel riguardo il famoso patto per la competitività seppur sappia che il suo stesso paese avrà difficoltà nell'adempiere quelle condizioni.
La mia personale visione è che Sarkozy a poco più di un anno dalle elezioni presidenziali cerca di salvare le apparenze. Il presidente francese, per quanto cosciente che le misure tedesche non rappresentino la panacea contro tutti i mali, dice di sì alle proposte dirigiste ed ultralib della Merkel per ottenere la consolazione di apparire sulla foto e mantenere le apparenze di una certa grandeur. Anche se ai più appaia evidente che non ci si trovi più davanti ad un motore franco-tedesco ma piuttosto davanti un direttorio tedesco, il presidente francese cerca di vendere ai suoi elettori il fatto che è la Francia che decide il destino dell'Europa insieme alla Germania. La politica estera rimane l'ultima cartuccia da giocarsi.
Ma se queste sono le ragioni di Sarkozy, perchè la Merkel è disposta di cedere parte del protagonismo tedesco alla Francia? Beh, lo fa perchè sa che aut-aut della sola Germania passerrebbero difficilmente in sede europea. Paesi come Austria, Olanda, Finlandia, ecc, la cui posizione sulle tematiche economiche europee non è troppo distante da quella tedesca difficilmente potrebbero accettare un eventuale cooperazione rinforzata europea proposta dalla sola Germania e senza la Francia. Seppur risulti assai indelicato ammetterlo, la ragione è che un nucleo duro europeo capeggiato dalla sola Germania, più che all'UE sembrerebbe al 4º Reich. E questo appunto non si sa quanto sarebbero politicamente vendibile agli occhi dei cittadini olandesi, austriaci, lussemburghesi ecc.
Conclusione lapalissiana: Merkel e Sarkozy per ragioni diverse hanno bisogno l'una dell'altro. Quindi le cose andranno avanti ancora così per un po'.
La mia personale visione è che Sarkozy a poco più di un anno dalle elezioni presidenziali cerca di salvare le apparenze. Il presidente francese, per quanto cosciente che le misure tedesche non rappresentino la panacea contro tutti i mali, dice di sì alle proposte dirigiste ed ultralib della Merkel per ottenere la consolazione di apparire sulla foto e mantenere le apparenze di una certa grandeur. Anche se ai più appaia evidente che non ci si trovi più davanti ad un motore franco-tedesco ma piuttosto davanti un direttorio tedesco, il presidente francese cerca di vendere ai suoi elettori il fatto che è la Francia che decide il destino dell'Europa insieme alla Germania. La politica estera rimane l'ultima cartuccia da giocarsi.
Ma se queste sono le ragioni di Sarkozy, perchè la Merkel è disposta di cedere parte del protagonismo tedesco alla Francia? Beh, lo fa perchè sa che aut-aut della sola Germania passerrebbero difficilmente in sede europea. Paesi come Austria, Olanda, Finlandia, ecc, la cui posizione sulle tematiche economiche europee non è troppo distante da quella tedesca difficilmente potrebbero accettare un eventuale cooperazione rinforzata europea proposta dalla sola Germania e senza la Francia. Seppur risulti assai indelicato ammetterlo, la ragione è che un nucleo duro europeo capeggiato dalla sola Germania, più che all'UE sembrerebbe al 4º Reich. E questo appunto non si sa quanto sarebbero politicamente vendibile agli occhi dei cittadini olandesi, austriaci, lussemburghesi ecc.
Conclusione lapalissiana: Merkel e Sarkozy per ragioni diverse hanno bisogno l'una dell'altro. Quindi le cose andranno avanti ancora così per un po'.
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mercoledì, febbraio 16, 2011
razzista
"Mi sunt minga razzista l’è lu che l’è negher!"
martedì, febbraio 15, 2011
conchiglie vuote
Devo preparare un documento per il Comune di Roma e mentre scrivo inizio a ricordarmi che oramai non si chiama più così. Ora si chiama Roma Capitale. Che trovata questa di Alemanno! La trovo una vera burinata, o meglio la solita conchiglia vuota. Sbrilluccicante fuori ed assolutamente vuota dentro. Tutto marketing e zero contenuti. Un pò come la destra berlusconiana dai suoi inizi ad oggi.
Come si dice in Abruzzo per parlare di grandi cerimonie caratterizzate da pasti parchi assai: "lu magna' fu poco, ma lu rite!"
Ma davvero pensano che così riescono a distrarre la gente?
PS.: Comunque, dopo questo cambiamento annunciato in pompa magna il dominio web quello resta: www.comune.roma.it
sabato, febbraio 12, 2011
"da tutto il PD"
venerdì, febbraio 11, 2011
mondiali
"È come se avessimo vinto i Mondiali”
(Un manifestante a Piazza Tahir intervistato da FRANCE 24)
(Un manifestante a Piazza Tahir intervistato da FRANCE 24)
giovedì, febbraio 10, 2011
il vero capo d'accusa
"Dico solo che sulla prostituzione bisogna andare cauti perché a pagare in queste campagne moraliste è sempre l'anello più debole. Oggi vedo sui giornali locali l'annuncio di una manifestazione anti lucciole per le strade del Veneto capitanata da un prete; e non dimentichiamo che questo governo con il pacchetto sicurezza ha avviato la crociata contro le prostitute, ma solo quelle di strada"
[Carla Corso, Attivista storica dei diritti civili delle prostitute]
PS.: Oltre a quello di concussione questo dovrebbe essere il vero capo d'accusa contro il Presidente del Consiglio. Quello di un Governo moralista con i cittadini e permissivo con se stesso. Di licenze private e pubbliche virtù. Che se vado a puttane io, privato cittadino, mi crocifiggono in nome della giusta e santa legge, se invece ci vanno loro allora è persecuzione. Salvo poi sbattere fuori le puttane. Quelle che adorano nei letti ma poi insultano nella pubblica piazza. No, non è questa la classe politica che voglio.
[Carla Corso, Attivista storica dei diritti civili delle prostitute]
PS.: Oltre a quello di concussione questo dovrebbe essere il vero capo d'accusa contro il Presidente del Consiglio. Quello di un Governo moralista con i cittadini e permissivo con se stesso. Di licenze private e pubbliche virtù. Che se vado a puttane io, privato cittadino, mi crocifiggono in nome della giusta e santa legge, se invece ci vanno loro allora è persecuzione. Salvo poi sbattere fuori le puttane. Quelle che adorano nei letti ma poi insultano nella pubblica piazza. No, non è questa la classe politica che voglio.
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mi duole l'italia
La Rai censura, e noi della rete proponiamo. Una TV che censura è una TV che ha paura. Di uno spezzone di un film uscito 5 anni fa, poi! Di cos'hanno paura? Che tutto stava scritto? Che si sapeva come poteva andare a finire?
Pover Italia, si trova davanti ad un Presidente del Consiglio irresponasibile ed eversivo. Presidente adorato ed acclamato. Che oltretutto neanche governa.
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vacanze franco-francesi
A seguito dall'imbarazzo sucsitato dalle recenti rivelazioni sulle località vacanziere dei ministri, a partire da ora i membri del governo dovranno privilegiare la Francia come destino delle loro vacanze. Questo mi spinge a fare un paio di considerazioni.
In primo luogo che il problema non era tanto (o almeno non solo) la destinazione vacanziera dei ministri quanto chi gli pagava il soggiorno. Se vuoi dare un esempio di austerità e vai in vacanza in Francia invece che in Tunisia ma poi ti fai pagare le vacanze da un ricco banchiere che può condizionare le tue politiche, beh allora non cambia nulla.
Secondo, trovo la misura di un mediocre nazionalismo che di più non si può. Insomma d'ora in poi vacanze a Chamonix e giammai Courmayeur. A Biarritz ed assolutamente no a San Sebastián. A Dunkerque e non a Folkstone. Non ha senso. È una misura da anni '30. Di un piccolezza e di una miopia da strapparsi i capelli.
Angela Merkel, di cui come sapete non sono per'altro un ammiratore, va da anni in vacanza in Alto Adige. Vacanze normali. Come dire per dare l'esempio in tempo di austerity non è necessario mettere l'obbligo delle vacanze nazionali. L'esempio si da a prescindere.
In primo luogo che il problema non era tanto (o almeno non solo) la destinazione vacanziera dei ministri quanto chi gli pagava il soggiorno. Se vuoi dare un esempio di austerità e vai in vacanza in Francia invece che in Tunisia ma poi ti fai pagare le vacanze da un ricco banchiere che può condizionare le tue politiche, beh allora non cambia nulla.
Secondo, trovo la misura di un mediocre nazionalismo che di più non si può. Insomma d'ora in poi vacanze a Chamonix e giammai Courmayeur. A Biarritz ed assolutamente no a San Sebastián. A Dunkerque e non a Folkstone. Non ha senso. È una misura da anni '30. Di un piccolezza e di una miopia da strapparsi i capelli.
Angela Merkel, di cui come sapete non sono per'altro un ammiratore, va da anni in vacanza in Alto Adige. Vacanze normali. Come dire per dare l'esempio in tempo di austerity non è necessario mettere l'obbligo delle vacanze nazionali. L'esempio si da a prescindere.
le proprietà degli italiani
68% degli italiani sono propietari della propria casa. Questa la situazione negli altri paesi europei, come si noterà i paesi dell'Est e quelli del Sud vantano un tasso di proprietà sensibilmente più alto.
mercoledì, febbraio 09, 2011
le priorità degli italiani
Il piatto forte dei nostri TG è la cronaca nera: tanto da vantare un primato europeo. Nessun TG pubblico francese, spagnolo, tedesco o britannico batte i nostri (vedere qui per il rapporto completo)
Nei nostri TG si parla molto di criminalità e poco di economia. Eppure secondo i sondaggi l'economia è la priorità degli italiani. Sarà un caso, no?
Nei nostri TG si parla molto di criminalità e poco di economia. Eppure secondo i sondaggi l'economia è la priorità degli italiani. Sarà un caso, no?
giovedì, febbraio 03, 2011
da non perdere
Il Post ha deciso di pubblicare in quindici puntate il saggio di Enrico Brizzi, La vita quotidiana ai tempi di Berlusconi. Da non perdere. E lasciatevelo ripetere: da non per-de-re!
"Quando il Silvio, raccontatore di miracoli impareggiabile, si affacciò sulla scena politica, ancora si ripeteva in giro che la televisione era lo specchio della società. Era un’interpretazione ormai inadeguata: presto la società italiana sarebbe entrata dentro quello strano specchio, tutta intera come Alice e, come lei, sarebbe partita per il viaggio più colorato e spaventoso della propria Storia"
"Quando il Silvio, raccontatore di miracoli impareggiabile, si affacciò sulla scena politica, ancora si ripeteva in giro che la televisione era lo specchio della società. Era un’interpretazione ormai inadeguata: presto la società italiana sarebbe entrata dentro quello strano specchio, tutta intera come Alice e, come lei, sarebbe partita per il viaggio più colorato e spaventoso della propria Storia"
fine di un'epoca
Lo stesso giorno in cui a Palazzo Venezia riapre il "fatal balcone" ed Il Post pubblica a puntate "La vita quotidiana ai tempi di Silvio", Berlusconi riceve Maroni e Tremonti. Cosa c'è dietro l'angolo? La prossima fine dell'epoca governativa di Berlusconi? Che cosa riserverà il futuro per l'Italia?
revisionismo
"Il nostro problema principale è il Debito Pubblico enorme che abbiamo eretitato dai governi del passato, questo debito è stato moltiplicato 8 volte dal 1980 al 1992 dalle vecchie forze politiche con i comunisti in primo piano. Negli anni del cosidetto consocitiviamo di è prodotto questo"
Il bello è che gli italiani poco poco andranno bevendosi la vulgata berlusconensis per cui negli anni '80 erano i comunisti a governare l'Italia. E non la DC, od il PSI di Craxi. È pertanto necessario rinfrescarsi un poco la memoria (guardando anche qua).
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mercoledì, febbraio 02, 2011
200
È il prezzo in euro che un Otorinolaringoiatria ti può chiedere a Roma per una banalissima visita. Quello che non capisco è perchè altrove, a Parigi per esempio, ti chiedono meno della metà. Vi è un chiaro abuso nel tariffario medico italiano.
spirito santo
Ora mancan solo il Padre ed il Figlio. D'altronde bisogna pure riconoscere che fra odori di santità ed unti del signore l'uscita non proprio una novità.
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