Sappiamo che il vero peccato originale alla base dell'€uro è quello di aver costituito una Unione Economica e Monetaria (UEM) un pò zoppa. Infatti l'Unione è in realtà molto monetaira e poco economica. La mancanza di veri strumenti di politica economica europei sono infatti una delle sue principali debolezze.
Ma se questo è il principale peccato oroginale, non è l'unico. Un'altro peccato che l'UEM si porta appresso è quello di aver messo insieme paesi troppo diversi dal punto di vista economico. E sopratutto di averlo fatto troppo in fretta. Lo ha riconosciuto lo stesso Ciampi
in un'intervista della settimana scorsa:
"Al momento dell’allargamento ci fu meno severità: in questo senso, non solo la Grecia ma anche altri Paesi era chiaro che entravano firmando una serie di obblighi che dovevano rispettare e di tappe successive che nel tempo non hanno raggiunto. Proprio perché molti di noi dovettero affrontare sacrifici importanti, oggi dovremmo chiederci se sarebbe stato meglio non essere di manica larga"
Si sarebbe dovuto procedere poco, partendo con un blocco di 8-9 e poi procedere ad eventuali allargmenti lentamente e con occhio scupoloso. Invece apparentemente dopo essere stati scrupolosissimi nell'esame dei criteri dei paesi del primo gruppo (tra cui figura l'Italia) ci si è sbracati un pò quando si è trattato di esaminare gli altri (vedi: la Grecia).
E vero le cose avrebbero dovuto essere gestite in modo diverso, ma allora che facciamo? Torniaamo indietro e cacciamo Spagna e Grecia dalla zona €uro?
Secondo me no, oramai la frittata è fatta. Stiamo in ballo e ci tocca ballare. E dobbiamo farlo insieme.
Nel frattempo sarebbe opportuno bloccare momentanemanete tutti gli allargamenti previsti (il primo quello dell'Estonia).
Non commettiamo errori. Il nostro veliero sta affrontando una tempesta durissima. Prima di imbarcare qualsiasi nuovo passeggero (anche se di buonissima volontà) dobbiamo uscire dalla burrasca. Dopo -finita la tempesta ed appurato lo stato del nostro veliero comune- si deciderà.