Invece di lavorare sull'acquisizione fluida di una seconda cittadinanza bisogna andare piu' in la'. Facendo conoscere e poi allargando quelle possibilitá che dà la cittadinanza europea. Possibilitá che gía esistono sulla carta (i trattati) ma che le amministrazioni nazionali indugiano ad applicare (fanno resistenza).
Di fatto, personalmente ho sempre rifiutato di richiedere la nazionalitá francese (o spagnola) anche per questa ragione, perche' voglio "lottare" per far si che i diritti del cittadino europeo vengano applicati. Perché questi esistono già. Ed anche perché chiedere la nazionalitá per il semplice fatto che non riusciamo a concretizzare questi diritti, suonerebbe come un ripiegamento (al vecchio modello stato-nazione, una persona-una nazione) .
Schemattizando bisogna agire su due punti:
- Concretizzare e Divulgare massicciamente i diritti del cittadino europeo che stanno sulla carta (partacipazione a concorsi, voto alle elezioni municipali, ecc.). Ma di cui la gente poco sa. Molto poco.
- Allargare questi diritti, per far si' che de facto si crei uná cittadinanza europea sempre piu' concreta. I passi decisivi in questo senso?
- Estendere il diritto di voto ai cittadini europei (anche attraverso cooperazioni ristrette)
- Estendendo la partecipazione a tutti i concorsi nazionali (dico bene tutti) a tutti i cittadini europei.
La strategia deve essere sempre la stessa, agire atraverso delle realizazzioni concrete e graduali. Cosi' si fará l'Europa.
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