martedì, agosto 16, 2011

primarie argentine e fine del primato europeo



Domenica per la prima volta nella storia argentina hanno avuto luogo le elezioni primarie, per tutte i partiti. Le primarie, imposte per legge dall'ex presidente Nestor Kirshner sono infatti "aperte, simultanee ed obbligatorie".

Per me è chiaro in Europa siamo oramai sulla fase del declino. Alla sambuca. Mentre noi siamo ancora a parlare di riforme elettorali (vedi Italia, Francia, Spagna) altrove si cerca di rendere più aperta e trasparente la procedura in cui vengono composte le liste elettorali.

È vero in Italia esiste un dibattito riguardo l'applicazione delle primarie a tutti partiti ed anche alle intere liste elettorali, ma dibattito resta

Più in generale la sensazione è che la Storia, con la S maiuscola, non passi più per il nostro continente: e questo soprattutto per nostra volontà, addormentati sulle nostre glorie passate e sui nostri privilegi (in parte ottenuti vampirizzando le nostre ex-colonie) ora eleggiamo una classe politica sorniona ed incapace (qualche tempo Le Monde tuonava: "Questi ragazzini che ci governano"). Ci inginocchiamo davanti la finanza. Lasciamo che i mercati ci governino. Siamo noi i nuovi colonizzati.

Temo ci aspettino anni di conflitti sociali durissimi (ciò non vuol dire che sia rassegnato, anzi).

PS.: Certo il procedimento delle primarie argentine non sarà stato perfetto e questo primo esperimento democratico voluto dall'alto è somigliato una sorta di macrosondaggio plebiscitario. D'altra parte in Italia non era successo qualcosa di simile con le primarie del centro-sinistra (vedi appunto l'elezione plebiscitaria di Prodi e Veltroni). C'è bisogno di tempo affinché la cittadinanza prenda coscienza delle potenzialità di questo strumento e le vada adattando.

Nessun commento: