Qualche mese fa, verso Natale, El País pubblicò un lungo articolo dove raccontava ed analizzava i successi della nazionale spagnola di calcio "El factor humano al servicio de un esitlo". Ogni appassionato di calcio dovrebbe leggerlo. Spiega infatti la genesi di un squadra vincente e le dure scelte che un allenatore deve assumersi.
Più che di strategia e di tattica l'articolo parla di persone. Spiega che se il capitano era Casilas, il cervello, il vero leader carismatico della squadra era Xavi. A cui vanno parte dei meriti per aver contribuito a creare un gruppo davvero affiatato.
L'articolo offre un ritratto di Raúl piuttosto negativo, se non inquietante. L'ex idolo madrilista infatti sembrava essere diventato per la nazionale più un problema che un opportunità. Pare infatti che a differenza di Xavi vero leader carismatico della squadra, Raúl avesse una influenza negativa sul collettivo :
"Raul non è il prototipo di un grande capitano [...] Basa la sua autorità sulla forza della sua figura. È una persona scontrosa e non molto espressiva. Crea intorno a sé un ambiente molto chiuso"
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