Caro Manifesto, per celebrare i tuoi 40 anni hai cambiato abiti. Hai fatto un po' di cambi. Tagliato e cucito. Ed hai levato la pagina sportiva. Scomparsa. Che peccato.
Era una della prime pagine che andavo a vedere quando sfogliavo il giornale. Autentica poesia sportiva. Che ora non c'è più. E così rimane un vuoto.
Perché non tornate a scrivere di sport come facevate prima? Eravate fra i migliori. Anzi senza fra, i migliori.
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