"Stefano allora è diventato un eroe “di fatto”, potremmo dire. Un eroe suo malgrado, come tanti in un’epoca in cui le guerre non si fanno più ma si subiscono. Un eroe insieme e grazie alla sua famiglia che con coraggio e determinazione ha portato davanti a tutti l’evidenza di una storia dai tratti parossistici. Una storia paradigmatica, però, che preannuncia forse un cambio di registro non solo nel mondo delle carceri ma anche nell’approccio della società verso alcune categorie che troppo sbrigativamente vengono derubricate come “emarginate”. Vuoi che siano ragazzi con problemi connessi alla droga, o con problemi di violenza o immigrati: sempre “persone” sono e da tali devono essere trattate. Stefano, insomma, ha costretto tutti a fare i conti con i limiti che uno Stato occidentale deve porsi nella gestione dell’ordine pubblico"
[Fondazione Fare Futuro]
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