venerdì, dicembre 31, 2010

un decennio sprecato

Sulla scia della faccenda Battisti. Mi sono voluto andare a rileggere gli articoli di quando Toni Negri, nel 1997, riconoscendo i propri errori decise di costituirsi alle autorità italiane, abbandonando così il suo periodo di "latitanza" parigina.

Nelle dichiarazioni di allora si ritrovano espressioni come "chiudere un capitolo", "superare l'emergenza degli anni '70", "è il momento di chiudere". Eppure 13 anni dopo siamo ancora lì, senza aver davvero elaborato il nostro passato. Al punto di partenza. Nessun processo di riconciliazione tentato. Un decennio sprecato insomma*.

Siamo vittime di una classe politica litigiosa, dannatamente provinciale ed autoreferenziale, incapace di guardare avanti E non solo riguardo l'elaborazione del nostro passato, ma in tutti i campi: Economia, Università, Diritti Civili, Giustizia, ecc. Il paese soffre di un enorme ritardo e sarebbe necessario un atto di responsabilità da parte della sua classe dirigente e dei suoi cittadini. Giungerà mai?



* Come ho già potuto spiegare, quando parlo di processo di riconciliazione nazionale, non vuol dire "scundammoce 'o passato siamo in Italy paisà", si tratta piuttosto di intrapendere un lungo cammino di elaborazione del proprio passato mettendo per esempio in piedi, sulla scia dell'esempio sud-africano, una Commissione per la Verità e la Riconciliazione, la cui ragione di essere poteva riassumersi così:

Non dimenticare il passato senza allo stesso tempo mettere in atto persecuzioni. Costruire un meccanismo che permettesse di capire ciò che era successo, ma senza innescare azioni di vendetta.

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