mercoledì, gennaio 20, 2010

santificazioni e ragionamenti




















["Bettino?" by Smeerch]


Certo in questi giorni, la celebrazioni dei 10 anni dalla morte di Bettino Craxi non sono passati per nulla inosservati. Io capisco che la realtà sia piena di chiaroscuri e che Craxi come tutti i personaggi politici abbia alcuni meriti.

Solo che questa improvvisa santificazione mi lascia davvero perplesso. Ora spunta adirittura l’ipotesi dell’eroe che utilizzava le tangenti a fin di bene.

Da brutto e cattivo causa di tutti i mali della repubblica, ora Craxi, sopratutto nella vulgata governativa, diventa un santo. Un grande statista senza macchie abbattuto dai sinistri e dai magistrati, tutti cattivi e malvagi. Offrire un mondo fatto di buoni (Craxi ed il PDL) e cattivi (tutti gli altri) è una semplificazione facile da vendere. Totalmente irreale ed inverosimile ma suggestiva e facile da assimilare.

Il giovine Giacinto (Marco Pannella) nella sua solita folle luciditá dice le cose come stanno: Craxi sbaglió ad isolarsi nel suo fortino tunisino (vedi il video qui). Avrebbe dovuto avere il coraggio di costituirsi alle autoritá italiane, riconoscere le sue colpe e poi difendersi, come fece Andreotti.

Ecco se poi vogliamo parlare delle responsabilitá politiche e non solo di quelle penali (che tuttavia non sono un dettaglio), il deficit pubblico pazzesco che ci è stato lasciato sulle nostre spalle è anche causa dei suoi governi (dico "anche", non "solo").

PS.: C’aveva ragione quel vecchio signore di colore che incontrai davannti la casa di Mitterand il giorno stesso della sua morte. “Morti son tutti santi, eppur a sentir quel che gli dicevano una settimana prima....”

A tal riguardo ricordo pure un tenero “coccodrillo” che pubblicarono a Pannella sall’Unità, nel 1997. Ah, l'ipocrisia post-mortem!

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