venerdì, novembre 13, 2009

pane al pane (europeismi)

In questa fase di negoziati Andrea Mammarella parla delle pretese europee del Regno Unito e dice le cose così come stanno. Insomma se gli inglesi non sono certo la causa di tutti i mali dell’Unione Europea, è evidente che il loro zampino ce l’hanno messo:

"C’è da chiedersi in base a quali valutazioni storiche, politiche ed economiche il governo di Londra si consideri accreditato a designare le candidature alle due maggiori cariche dell’Unione Europea.

Negli anni ’70 quando la Comunitá Europea era in fase di costruzione i federalisti auspicavano l’ingresso inglese in Europa, allora ostacolato dai vecchi gollisti, come uno degli avvenimenti che avrebbero permesso il decollo definitivo di un progetto federalista

Gli inglesi allora si distinguevano nel frenare iniziative dirette ad alimentare l’integrazione del continente e si adoperavano a diluire attraverso la politica dell’allargamento lo spirito originario della comunitá. La Tatcher paralizzerà per anni l’evoluzione delle istituzioni europee fino a quando non riavrá indietro il suo denaro. Londra ostacolerá la creazione dell’euro a cui presto o tardi sará costretta ad aderire per le difficoltá della sterlina a reggere il peso di un debito crescente […] Tra i governi più screditati negli utlimi anni in patria, quello Brown è il meno accreditato per dare all’Europa gli uomini che le servono per uscire dall’impasse in cui è rimasta per troppo tempo".

[Andrea Mammarella, Il Messaggero]


PS.: Se volete leggere l'articolo nella sua integralitá, andate qua.

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