"Si può sempre fare di meglio, lo sappiamo. Il Creatore in sei giorni ha montato l'universo, talmente bene e talmente in fretta da concedersi persino un giorno di riposo alla fine del maestoso bricolage. Ma a Berlusconi, che pure non ha mai nascosto di considerarsi soltanto un gradino sotto, nemmeno il più carogna degli avversari potrebbe onestamente chiedere di meglio. Cinque mesi dopo il terremoto criminale, le prime case sono pronte. Case vere, come si compiace di specificare il premier, non baracche e container. Oggettivamente un enorme salto di qualità per la fulgida tradizione di questa garrula nazione, dove da sempre i terremotati invecchiano malinconicamente nell’attesa di chissà quando".
"Certo il premier non è tipo da comprimere dentro di sé la soddisfazione delle proprie opere. Questa sfida dell’Aquila [...] l’ha mandata avanti nel suo stile pop, con lo stesso, cocciuto, tenace orgoglio di quand’era solo imprenditore, puntando dritto al risultato. E adesso che il risultato c’è, inutile chiedergli di sparire dalla scena: non è da lui. Passionale com’è, per nessun motivo al mondo si perderebbe il gusto di questa vittoria"
mercoledì, settembre 16, 2009
la garrula nazione ed il premier pop
Il Giornale, vale a dire la "Pravda" berlusconiana, è vero che ultimamente si abbandoni a colpi sempre piú bassi, peró, peró.... qualche soddisfazione continua a darctla dai: perché scrivono non male e sopratutto perché ti fanno scompisciare dalle risate. E scusate se non è poco per questa "garrula nazione".
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