lunedì, dicembre 01, 2008

la diplomazia del "bau! bau!"

Ecco un'altra dimostrazione dell'ars diplomatica italiana in Europa. Poi ci si lamenta che si conta nulla in Europa. Com'era ? L'Italia non conta abbastanza: "tutta colpa del centro-sinistra". Ah ecco

Eppure noto che il simpatico e folcloristico casino della politica europea italiana é una costante della nostra storia repubblicana (e comunque la gestione europea dell'attuale presidenza del consiglio non aiuta) . Rimaniamo simpatici, folcloristici, sorridenti. Pero' si rimane a guardare

Se l'Italia non prende l'iniziativa in campo europeo, e questo é valido tanto per la maggioranza quanto per l'opposizione, sono gli altri che la prendono, e non per forza in un senso a noi favorevoli. Se non ci si muove, inutile poi lamentarsi se si resta in panchina. In genere ci si limita a dire si o no a quello che propongono gli altri. Ma questo non basta. Cosi' come non basta ricordare il nobile ruolo ricoperto dall'Italia in passato in quanto membro fondatore della costruzione europea (De Gasperi, Spinelli, ecc.). Il passato é importante, importantissimo ma é passato, l'Europa dobbiamo coltivarla giorno per giorno

Oggi il no alla missione UE al largo della Somalia, ieri all'iniziativa dell'UE in Iran. Francesi, inglesi, tedeschi ed ora pure gli spagnoli stanno in campo a nome dell'UE, l'Italia no, e facendo cosi, si isola e non si rende conto che facendo cosi perde influenza.

Il caso dell'Iran fu particolarmente grave giacché l'Italia, fra i maggiori partner europei in terra persiana, avrebbe potuto e dovuto giocare un ruolo importante e prestigioso nella vicenda, invece si taglio' fuori da sola (era il 2003, inutile ricordare chi stava al governo). Dov'é la lungimiranza

Quindi inutile abbaiare (da qui' il titolo) e brontolare. Invece di borbottare e balbettare su Bruxelles e compagnia bella sarebbe l'ora di rimboccarsi le maniche e darsi da fare. Lanciare un offensiva europeista, creativa, costruttiva. E sopratutto se non si é d'accordo non bisogna rimanere alla finestra a guardare. Cosi non si fa che tagliarsi fuori.

Se la costruzione europea non é come piace all'Italia, l'Italia deve riconoscere le sue colpe al riguardo (latitanza, accondiscendenza, sciagurataggine, trascurataggine, attendismo, ecc.). La costruzione europea é un cosa seria e non ammette dilettantismi. Allora avanti, forza e coraggio

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