martedì, aprile 22, 2008

antiproibizionismo















leggendo del prossimo happening antiproibizionista radicale, mi sono chiesto: ma se tu c'eri a Roma, ci saresti andato stavolta? c'ho pensato e mi sono detto che si, che stavolta si carei andato.

la gente pensa che chi difende tali posizioni é un tossico od un incosciente, ma non é cosi'. di fumare non me ne frega nulla. il fatto é che ritengo che l'attuale politica proibizionista sia assolutamente fallimentare. Il controllo della vendita da parte dello Stato da un lato permetterebbe di inpiantare un maggior sistema di informazione e di sorveglianza dei consumi e dall'altro darebbe una mazzata alle mafie di mezzo mondo levandolgi di mano il monopolio del traffico di droga, togliendogli un sacco di soldi. perché é proprio cosi: i governi occidentali mantenendo il proibizionismo paradossalmente finiscono per difendere la situazione di monopolio di cui godono le mafie. né piu' né meno. e alle mafie a differenza dello Stato non frega nulla né della prevenzione né tanto meno della diminuzione dei consumi.

detto questo se davvero vogliamo essere duri, e continuare per la strada fallimentare del proibizionismo perché allora si permette la vendita di alcol, che ogni anno continua a causare decine, che dico, centinaia , se non migliaia di morti, dirette ed indirette (malattie, infarti, incidenti stradali, ecc.)? perché questa ambivalenza? forse perché l'acol fa meno fale del cannabis? ah! ah!

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