martedì, novembre 20, 2007

l'equivoco












Monumento alle vittime dell'11 Marzo - Madrid

L'estate scorsa mentre mi avviavo verso la fermata del metro parigino un compagno italiano incontrato a pranzo mi raccontava della sua ammirazione per l'azione del premier spagnolo Zapatero ma allo stesso tempo mi spiegava come a suo avviso considerava un grave errore la decisione di ritirarsi dall'Irak, un vero regalo ai terroristi. ecco.

ancora mi ricordo l'11 marzo. la notizia alla radio francese. poi la gente urlando davanti all'ambasciata spagnola. mi ricordo pure la sera elettorale. il primo annuncio dei risultati. non ci si credeva. la dichiarazione dello sconfitto Rajoy e poi quella del neo-premier José Luis Rodriguez Zapatero ("el poder no me va a cambiar"). mi ricordo pure i dibattiti televisivi italiani nei giorni successivi. in Italia non so per quale ragione si fece avanti l'idea che le decisione di Zapatero di ritirare le truppe spagnole dall'Irak non era che un atto di vigliaccheria, una concessione ai terroristi. non so ma perché in altri paesi come la Francia a nessuno venne in mente di dire una cosa del genere.

eppure Zapatero quella decisione già l'aveva presa prima dell'11 marzo. era parte del programma del PSOE: ritirarsi dall'Irak. i socialisti, Zapatero in primis, si opposero alla guerra in Irak e la scelte di Bush e di Aznar. La tensione raggiunse il colmo quando nell'ottobre del 2003 in occassione di una sfilata militare, a cui era stato invitato in quanto capo dell'opposizione, decise di non alzarsi al momento del saluto alla bandiera americana in segno di protesta e di disappunto. Tutte queste cose avvenivano ben prima del'11 marzo.

questo é l'equivoco di cui volevo parlare. e per questo non capi' e non capisco le dichiarazioni di alcuni italiani: la scelta di Zapatero non é stata una concessione alla paura ed ai terroristi fatta all'ultimo minuto (o meglio al primo minuto visto che era stato appena leletto) ma il compimento di un impegno che figurava concretamente nel suo programma di governo.

PS.: Che poi gli spagnoli si siano ritirati in quattro e quattr'otto é un altro paio di maniche. infatti, a differenza di quanto avrebbero fatto gli italiani qualche anno dopo, loro non stablirono un calendario di ritiro progressivo del proprio contigente, ma fecero tutto in poche settimane. Questo si spiega anche con il carattere ed il modo di fare spagnolo molto diverso da quello italiano, che appare assai piu ' "bizantineggiante".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono completamente d'accordo con questo post.