giovedì, novembre 01, 2007

le beau geste (il sogno)

Il giorno del suo insediamento all'Eliseo il neopresidente francese Sarkozy, poco dopo aver giurato ha chiesto di recarsi nel luogo in cui il giovane resistente Guy Moquet venne fucilato dai nazisti. dopo avergli reso omaggio, ié andato a raccogliersi prima al monumento del milite ignoto all'arco di trionfo, e poi davanti alla statua di De Gaulle. dopo di che ha preso un'areo ed é andato a Berlino a visitare Angela Merkel.

Premesso che la resistenza in Francia, non é fonte di divisioni come in Italia, e per questo non é considerata qualcosa di parte, né sopratutto qualcosa di sinistra visto che De Gaulle, leader morale e militare della resistenza contro l'invasore nazista, non era certo un socialista. Sarkozy, il cui partito si inserisce nell'ambito del gaullismo, andando a rendere omaggio a Guy Moquet, ha strappato dalle mani della sinistra un personaggio chiave, un simbolo.

Sarà stata un operazione mediatica, sarà stata una mossa calcolata a tavolino, sta di fatto che Sarkozy, compiendo quella mossa ha fatto si che Guy Moquet divenisse finalmente un simbolo di tutti i francesi e non di una parte. Lo ha preso ed ha detto ai giovani francesi: "andate fieri di persone cosi', qualsiasi sia il vostro credo politico". Questo é quello che io definisco le beau geste, un gesto nobile e bello.

Quando ripenso a quelle immagini invidio la Francia, ed invidio il fatto che i francesi possano conoscere momenti come questi che a noi ci sono negati. Questa cosa mi ha colpto moltissimo e non ho smesso di pensarci, chiedendomi se sarebbe stato possibile in Italia. Ci sarebbe voluto un sogno.....

.....Immaginate che nel primo giorno in funzione, subito dopo aver giurato, il neo-Presidente del Consiglio Gianfranco Fini (che di Sarkozy é amico) vada a raccogliersi sulla tomba dei fratelli Rosselli o di Matteotti od ancora di tanta altra gente morta per l'Italia?
Immaginate se in quella stessa occasione utilizzando delle parole simili a quelle del suo amico Nicolas dicesse davanti a dei giovani che tutti gli italiani, quale che sia il loro voto, la loro appartenenza politica devono sentirsi orgogliosi di persone come quelle che sono morte per l'Italia, per la libertà, facendone cosi un patrimonio comune.

Immaginate che subito dopo prenda un aereo e vada in una capitale europea, Parigi, Berlino, Vienna, Madrid, Bruxelles, Lubiana, o meglio ancora a Zagabria, e dica che l'Europa é la sua priorità, che vi dedichera tutta lesue forze perché cio' che é davvero importante é unire e non dividere. Questo sarebbe un vero statista. Anche questa é l'Italia che sogno. Di cui vorrei essere fiero.


Driiiiiiiiinnnnn - "Filippo svegliati sono le 8h!"



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