quando parlo di smancerie europeiste o di dichiarazioni romanticamente europeiste, mi riferisco a quei grandi e bei slanci verbali con i quali si testimonia il proprio amore per la costruzione europea a cui poi non corrisponde nessuna azione concreta.
si va in conferenza stampa si dice che l'europa é necessaria, che non si puo' tornare in dietro, che é il nostro futuro. poi finita la dichiarazione d'amore all'europa, si torna alla stanza dei bottoni e si fa di tutto per ostacolarla o meglio non si fa nulla.
la prima attitudine é quella che rimprovero ai francesi, la seconda agli italiani.
da un lato c'é Prodi, che nominato Premier si impegna a far ritornare l'Italia all'europeismo italiano di sempre. ed effetivamente lo fa. chiudiamo con l'euroantipatismo del precedente governo. ma concretamente l'Italia continua a non prendere l'iniziativa ed non propone concreti passi avanti, ci si limita ad invocarli ed ad avvallare eventuali proposte altrui. in sostanza manca protagonismo e mancano proposte coraggiosamente europeiste.
dall'altro c'é Sarkozy, che invoca anche lui, un ritorno della Francia al centro dell'europa. lo stesso giorno della sua nomina vola a Berlino per mostrare che senza europa non v'é futuro. bel gesto, anzi bellissimo (vi immaginate un premier italiano fare la stessa cosa e perendere un'iizaitiva simile il suo primo giorno?). non soddisfatto il 14 luglio, festa nazionale, impone un rinnovamento della tradizionale sfilata militare e pretende che accanto alle truppe francesi marci un reggimento di ogni paese dell'UE. bello, bellissimo. le beau geste come dicono i francesi.
poi passa un mese ed al ritorno dalle vacanze va in conferenza stampa dice che l'Europa é una priorità assoluta, aggiunge (cito) "Pas de France forte sans l’Europe, et pas d’Europe puissante sans la France". poi dette queste belle cose conclude dicendo: é necessario un rinnovamento delle Nazioni Unite e quindi l'entrata della Germania nel Consiglio di Sicurezza. avete letto bene: la Germania! altro che Europa!
dice europa ti amo. poi pero' il centro, il modello resta lo stato-nazione.
si va in conferenza stampa si dice che l'europa é necessaria, che non si puo' tornare in dietro, che é il nostro futuro. poi finita la dichiarazione d'amore all'europa, si torna alla stanza dei bottoni e si fa di tutto per ostacolarla o meglio non si fa nulla.
la prima attitudine é quella che rimprovero ai francesi, la seconda agli italiani.
da un lato c'é Prodi, che nominato Premier si impegna a far ritornare l'Italia all'europeismo italiano di sempre. ed effetivamente lo fa. chiudiamo con l'euroantipatismo del precedente governo. ma concretamente l'Italia continua a non prendere l'iniziativa ed non propone concreti passi avanti, ci si limita ad invocarli ed ad avvallare eventuali proposte altrui. in sostanza manca protagonismo e mancano proposte coraggiosamente europeiste.
dall'altro c'é Sarkozy, che invoca anche lui, un ritorno della Francia al centro dell'europa. lo stesso giorno della sua nomina vola a Berlino per mostrare che senza europa non v'é futuro. bel gesto, anzi bellissimo (vi immaginate un premier italiano fare la stessa cosa e perendere un'iizaitiva simile il suo primo giorno?). non soddisfatto il 14 luglio, festa nazionale, impone un rinnovamento della tradizionale sfilata militare e pretende che accanto alle truppe francesi marci un reggimento di ogni paese dell'UE. bello, bellissimo. le beau geste come dicono i francesi.
poi passa un mese ed al ritorno dalle vacanze va in conferenza stampa dice che l'Europa é una priorità assoluta, aggiunge (cito) "Pas de France forte sans l’Europe, et pas d’Europe puissante sans la France". poi dette queste belle cose conclude dicendo: é necessario un rinnovamento delle Nazioni Unite e quindi l'entrata della Germania nel Consiglio di Sicurezza. avete letto bene: la Germania! altro che Europa!
dice europa ti amo. poi pero' il centro, il modello resta lo stato-nazione.
1 commento:
Hai scritto cose vere, purtroppo.
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