martedì, gennaio 16, 2007

del terrorismo

Come molti sanno, il 30 dicembre una bomba é esplosa nel parcheggio dell'aeroporto di Madrid. L'attentato, rivendicato dall'ETA, sembra aver rotto il periodo di "cessate il fuoco" proclamato dall'organizzazione terrorista nel marzo dello stesso anno. Il terrorismo, si sà, é il grande argomento elettorale del PP di Aznar. Il quale appena ricevuta la notizia ha visto bene di avventarsi sui cadaveri delle due vittime e di strumentalizzarle per riscuoterne consensi.

Il PP Aznariano nell'immaginario collettivo si vuole imporre come l'unico palladino contro il terrorismo, e purtroppo pare riuscirci . Inutile ricordargli il suo compiancente appoggio alla guerra di Irak, i suoi tentavi di manipolare gli attentati dell'11 marzo e la sua ottusa politica con il Marocco. La tattica antiterrorista del PP non dissomiglia da quella del Bush post 11 settembre.

Per quanto possa sembrare triste, secondo l'approccio del partito aznarista finché c'é violenza ci sono voti (e quindi c'é speranza). La minaccia della violenza, del terrore, permette ai governi di mantenere alta la tensione. Mantenendo il terrosimo mantengono la sensazione del loro essere indispensabili.

Non é un caso sei il partito azanrista in materia anti-terrorista ricalca uno dei motti bushiani del post-11 settembre "o con noi o contro di noi". Senza ma. Se non la pensi tale e quale come me, allora sei un terrorist, un complice degli assassini. Questo é quello che piu' mi disturba nel pensiero aznariano. Questo non accettare che qualcuno pur condividendo alcuni valori non condivida i tuoi metodi. Piu' che di anti-terrorismo questo mi sà di neo-stalinismo.....

Eppure 6 anni di lotta "contro il terrosimo" avrebbero dovuto insegnare che la risposta armata non basta. E' necessaria ma non sufficente. Ma se non si cerca di capire quali sono le radici di tale violenza, non si risolverà mai il problema. Condannare la violenza e combatterla, sfornzandosi di capire senza semplificazioni le sue origini.

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