mercoledì, agosto 06, 2014

espulsioni e sicurezza

La vicenda dell'imam "veneto" appena espulso dal ministro Alfano mi porta a riflettere in generale sullo strumento "espulsioni".

Non so quale sia il percorso di questo imam e da quanti anni viveva in Italia, ma l'espulsione non mi sembra davvero una soluzione. Come dire: ce ne sbarazziamo e passiamo la patata bollente ad un altro paese, poi se fa danni lì che ci frega.

La soluzione dell'espulsione mi sembra tanto più assurda quando viene invocata nei confornti di persone nate e cresciute in Europa e che di straniero hanno solo il passaporto ereditato dai genitori (vedi, tanto per fare un esempio casi franco/algerini o franco/marocchini).

Penso al caso dell'autore della strage di Bruxelles (Museo Ebraico), qualcuno ne ha invocato l'espulsione nel paese di origine dei genitori: ok lo espelli in un paese (dove per altro non ha mai vissuto) e poi che? Risolvi così il problema sicurezza ed integralismo?

Penso che i nostri dirigenti, ossessionati dai consensi elettorali, hanno davvero le idee confuse in materia di publica sicurezza.

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