A seguito della vittoria mozzafiato del Manchester City, Il Post ha dedicato un post a 13 partite della storia del calcio vinte all'ultimo minuto (che poi non si capisce perché 13 e non 12 o 10 o 15, chissà).
Bene, fra le tante partite l'autore dell'articolo ricorda alcune partite della nazionale. Fra cui Italia-Germania del 2006. Ma l'autore si e sbagliato, forse preso dall'emozione. Perché seppur Italia-Germania fu sicuramente la partita più bella e spettacolare dell'Italia a quei mondiali, non fu decisa letteralmente all'ultimo minuto, ma ai supplementari.
La vera partita che in quello stesso mondiale di calcio si decise letteralmente all'ultimo minuto fu un'altra: Italia-Australia. Ricordiamocela.
martedì, maggio 15, 2012
domenica, febbraio 12, 2012
"las golondrinas se van en invierno...."
"Las golondrinas siempre estaran presentes en nuestros jardines teñidos de tanto sufrimiento"
Descanses en paz.
mercoledì, febbraio 01, 2012
Eppur si muove*
L’enorme complessità delle problematiche economiche europee attuali e l’acceso dibattito sul patto fiscale tra in membri dell’UE fanno dimenticare, troppo spesso, che il processo di integrazione politica deve necessariamente procedere, al fine di garantire un futuro a questa scombussolata Unione. E, talvolta, qualche passo in avanti si registra in questo senso, anche se in un contesto di sostanziale disinteresse presso i cosiddetti media tradizionali.
Un caso esemplare è quanto fatto registrare ieri dalla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo che, a larghissima maggioranza, ha dato il via libera all'iter per una riforma elettorale che apra le porte del Parlamento europeo a 25 deputati eletti in una ''circoscrizione unica europea'' sulla base di liste transnazionali, promossa dall’eurodeputato inglese Andrew Duff (LibDem, ALDE).
Su già si era parlato di Duff e della sua proposta (qui e qui), oltre che aver avanzato alcune proposte di riforma del sistema elettorale europeo e del PE.
Il fatto che finalmente, lentamente e faticosamente, si muova qualcosa a livello istituzionale non può che essere ragione per guardare con maggiore ottimismo al futuro dell’UE.
Certo, la strada per l’approvazione della proposta Duff è ancora lunga e tortuosa, bisognerà infatti vedere se passerà al vaglio della plenaria di Strasburgo, ma il fatto che il Parlamento Europeo si avvii a dare luce verde ad una proposta di riforma elettorale in senso europeista proveniente da un deputato inglese (una frase che suona quasi come un controsenso, visti i recenti avvenimenti), accende una speranza, per una volta concreta e non limitata al dibattito etereo federalista, di maggiore integrazione politica.
Post scritto con la collaborazione di FM.
Un caso esemplare è quanto fatto registrare ieri dalla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo che, a larghissima maggioranza, ha dato il via libera all'iter per una riforma elettorale che apra le porte del Parlamento europeo a 25 deputati eletti in una ''circoscrizione unica europea'' sulla base di liste transnazionali, promossa dall’eurodeputato inglese Andrew Duff (LibDem, ALDE).
Su già si era parlato di Duff e della sua proposta (qui e qui), oltre che aver avanzato alcune proposte di riforma del sistema elettorale europeo e del PE.
Il fatto che finalmente, lentamente e faticosamente, si muova qualcosa a livello istituzionale non può che essere ragione per guardare con maggiore ottimismo al futuro dell’UE.
Certo, la strada per l’approvazione della proposta Duff è ancora lunga e tortuosa, bisognerà infatti vedere se passerà al vaglio della plenaria di Strasburgo, ma il fatto che il Parlamento Europeo si avvii a dare luce verde ad una proposta di riforma elettorale in senso europeista proveniente da un deputato inglese (una frase che suona quasi come un controsenso, visti i recenti avvenimenti), accende una speranza, per una volta concreta e non limitata al dibattito etereo federalista, di maggiore integrazione politica.
Post scritto con la collaborazione di FM.
mercoledì, gennaio 25, 2012
ritorno al pre-napster
Dopo la chiusura di Megaupload, altri finti siti per stoccare files hanno iniziato a fare pulizia. Ora ripeto non è che io sia contro i diritti di autore. Sorpattuto perché non scaricavo mai film di Majors. Però mi pare assurdo che le case discografiche e cinematografiche vogliano tornare alla situazione presistente all'apparaizione di Napster, con file difficilmente reperibili a prezzi gonfiati. Bisogna adattarsi. Tecnologicamente ed economicamente. Facilitando l'accesso ed abbassando il prezzo.
La rete può trasformarsi in un fenomenale miniera di informazioni, canzoni, filmati che fino ad ora era praticamente introvabili, chiuderla non avrebbe nessun senso.
La rete può trasformarsi in un fenomenale miniera di informazioni, canzoni, filmati che fino ad ora era praticamente introvabili, chiuderla non avrebbe nessun senso.
lunedì, gennaio 16, 2012
fare il botto
Nel post precendente parlavo della reazione difensiva e censuratrice delle emittenti televisive nei confronti di Youtube (vedi casi di talk-show spazzatura tipo Uomini e Donne, le cui sequenze video vengono censurate a tutto spiano). Ecco io vorrei che un giovane manager svelto, agile e perché no, opportunista, vedesse le cose diversamente e non si impaurisse del web. E che facesse un discorso tipo questo:
"Voglio le casalinghe sul piede di guerra [...] voglio che la serie sia stimolo, che sconquassi, che i giovani mi si vedano e rivedano le scene su Youtube, voglio che inondino i forum di riflessioni ed ipotesi sugli sviluppi della serie, voglio il paginone di Repubblica, voglio che facciamo il botto"
"Voglio le casalinghe sul piede di guerra [...] voglio che la serie sia stimolo, che sconquassi, che i giovani mi si vedano e rivedano le scene su Youtube, voglio che inondino i forum di riflessioni ed ipotesi sugli sviluppi della serie, voglio il paginone di Repubblica, voglio che facciamo il botto"
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domenica, gennaio 15, 2012
sui dirtitti di autore, youtube e sui video bannati
Youtube rimane uno straordinario serbatoio di filmati, eppure da qualche tempo a questa parte constato come la legge dei diritti d'autore viene applicata in modo sempre più rigido.
Basta pensare ai gol della Serie A. Fino all'anno scorso erano facili da trovare i riassunti delle partite. Ora invece vengono eliminate a grande velocità. Qualcuno carica il video e subito il censore protettore dei diritti tv lo blocca. Visto però che la gente ha capito che su Youtube non tira più aria , allora hanno iniziato a postare i video di partite e trasmissioni su altri portali. Con lo stesso risultato. Loro mettono e qualcun altro li blocca. Il gioco del gatto e del topo insomma.
Lo stesso discorso delle partite vale per le sequenze delle trasmissioni televisive. Dopo un periodo di relativa libertà durato qualche anno, dove si potevano trovare le sequenze di vari programmi, ora le emittenti televisive si son messe a fare la caccia ai video.
Ed io questo modo di fare non lo capisco, non perché sia un pirata incondizionato ma semplicemente perché lo trovo controproducente. Cioè spiegatemi le emittenti tv piuttosto che avere dei video su Youtube visti e rivisti da migliaia di persone preferiscono il nulla? Invece di negoziare le royalties della pubblicità su Youtube, come invece hanno fatto alcune major discografiche, preferiscono il vuoto?
I detentori dei diritti di autore di talk-show e partite dovrebbero capire che avrebbero molto più da guadagnarci negoziando con Youtube & co. invece di condurre una stupida e cieca guerra come hanno fatto fino ad ora. E che se migliaia di gente vede e rivede la sequenza del tuo talk-show è una cosa positiva per te: per il tuo canale, perché la gente ne parla e ti conosce.
Invece di vivere i social-networks ed i motori di ricerca video come una straordinaria opportunità si sentono minacciati e reagiscono in questo modo.
Basta pensare ai gol della Serie A. Fino all'anno scorso erano facili da trovare i riassunti delle partite. Ora invece vengono eliminate a grande velocità. Qualcuno carica il video e subito il censore protettore dei diritti tv lo blocca. Visto però che la gente ha capito che su Youtube non tira più aria , allora hanno iniziato a postare i video di partite e trasmissioni su altri portali. Con lo stesso risultato. Loro mettono e qualcun altro li blocca. Il gioco del gatto e del topo insomma.
Lo stesso discorso delle partite vale per le sequenze delle trasmissioni televisive. Dopo un periodo di relativa libertà durato qualche anno, dove si potevano trovare le sequenze di vari programmi, ora le emittenti televisive si son messe a fare la caccia ai video.
Ed io questo modo di fare non lo capisco, non perché sia un pirata incondizionato ma semplicemente perché lo trovo controproducente. Cioè spiegatemi le emittenti tv piuttosto che avere dei video su Youtube visti e rivisti da migliaia di persone preferiscono il nulla? Invece di negoziare le royalties della pubblicità su Youtube, come invece hanno fatto alcune major discografiche, preferiscono il vuoto?
I detentori dei diritti di autore di talk-show e partite dovrebbero capire che avrebbero molto più da guadagnarci negoziando con Youtube & co. invece di condurre una stupida e cieca guerra come hanno fatto fino ad ora. E che se migliaia di gente vede e rivede la sequenza del tuo talk-show è una cosa positiva per te: per il tuo canale, perché la gente ne parla e ti conosce.
Invece di vivere i social-networks ed i motori di ricerca video come una straordinaria opportunità si sentono minacciati e reagiscono in questo modo.
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