lunedì, agosto 01, 2011

la locomotiva trainata

Questi giorni Le Monde sta pubblicando un romanzo di fantapolitica. A puntate. Si tratta di un modo per spingere i lettori a non smettere di comprare il giornale ad agosto.

Bene, il romanzo a puntate in questione di chiama: "Terminus pour l'€uro" ossia Capolinea per l'€uro, inteso come fine. La premessa è la seguente: nel maggio 2012 subito dopo essere stato rieletto Sarkozy apprende da fonti americane che i tedeschi hanno deciso di ristampare il Marco.

Vado al sodo, ad un certo punto del racconto viene immaginato un dialogo fra l'ambiasciatore francese a Berlino ed il ministro Bruno Le Maire (Politiche Agricole), inviato a Berlino in missione speciale, in qualità di germanofono e germanofilo. Durante la conversazione ad un certo punto l'ambasciatore dice una cosa interessante:

"Si dice spesso che l'Europa avanza grazie alla locomotiva franco-tedesca. Per quel che mi riguarda, dopo tutti questi anni, sono giunto alla convinzione che è vero il contrario. In realtà l'Europa serve ancora oggi per la ragione per cui era stata inventata: ovvero gestire una relazione franco-tedesca strutturalemnte squilibrata e conflittiva. Son gli altri che ci fanno rimanere insieme e non noi due che assicuriamo l'unità europea"

Certo questa rimane una conversazione inventata da uno scrittori, tant'è, quest'ultima frase pare contenere una innegabile verità. 60 dopo ci si ricorda la ragione per cui era nato il progetto europeo, cercare di tenere a bada l'irruente temperamento tedesco attraverso un compromesso multilaterale. Insomma siamo noi tutti che abbiamo aiutato i francesi ed i tedeschi ad intendersi, e non il contrario. Insomma è il treno che traina la locomotiva.

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