lunedì, aprile 04, 2011

il capello



Ritorno solo ora sull'argomento a seguito di un commento letto su Facebook. Tempo fa, quando su Youtube apparse l'intervista concessa alla CNN dalla nota "papi girl" Nicole Minetti, mi fecero infastidire certi tipi di commenti, come quello del direttore di Vanity Fair Italia, nei quali si faceva notare che la signorina in questione per definirsi madrelingue, l'inglese non lo parlava poi così bene, e che faceva i suoi belli erroretti.

A me questo tipo di commenti sembravano davvero stupidi. Primo perché detti da italiani mi sapevano un po' di invidia. E poi perché ci scordiamo che parliamo di un paese che dopo De Gasperi ha dovuto aspettare ben 40 anni per avere un altro Premier capace di parlare correttemente almeno una lingua straniera (Giuliano Amato). Senza dimenticare che di italiani che parlano male la propria lingua, a partire dal sottoscritto, ce ne sono davvero tanti.

Cerchiamo di essere chiari: la Minetti a me non piace per nulla e non rappresenta certo il mio modello di politico. Però questo tipo di critica mi sembra francamente inopportuno. Perché la Minetti l'english lo parla bene. Lo parla come una persona madrelingua che però non ha mai vissuto in un paese di quella stessa lingua. Una persona mediamente aperta queste cose le dovrebbe sapere. E dovrebbe sapere, per dire, che il figlio di filippini che è nato e vissuto in Italia, sarà perfettamente bilingue italiano-tagalo, solo che il Tagalo lo parlerà un po' a modo suo, e non proprio come un filippino che è sempre nato è vissuto lì (e forse dirà "Nagpunta ako sa questura" piuttosto che "Nagpunta ako sa estasyon ng pulis").

Se non ci piace la Minetti donna politica, e ci da fastidio, è bene contrastarla argomentando politicamente senza mettersi a guardare il capello e rifugiarsi dietro critiche ridicole come queste.

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