venerdì, dicembre 31, 2010

lacrime di coccodrillo

La sfornata odierna di Wikileaks rivela che negli ambienti della Commissione Europea ci si esaspera per lo stato della corruzzione e per le mancate riforme in Bulgaria. Pare che a Bruxelles, col senno di poi, si sono resi conto che forse si è avuta un po’ troppa fretta con gli allargamenti dell' Unione Europea a Romania e Bulgaria, e che chissà approfittando della posizione di forza durante i negoziati, l’UE forse avrebbe potuto imporre maggiori sforzi a rumeni e bulgari.

Trattasi di lacrime di coccodrillo evidentemente. Viene da chiedersi dove aveva la testa la Commissione Europea all’epoca dei negoziati ed a cosa pensava l’eurobuonista Barroso? E gli Stati membri, che ora tanto baccagliano, cosa facevano?

Nonostante fosse cosa nota ai più che Romania e Bulgaria non fossero del tutto preparate all’adesione all’UE, a Bruxelles Governi e Commissione Europea decisero di chiudere un occhio e di proseguire a tambur battente sulla via dell’allargamento. Il risultato è quello che tutti conosciamo: ora che stanno dentro l’UE, risulta molto più difficile richiedere a Bulgaria e Romania le riforme necessarie.

Se è vero che gli allargamenti avventati non hanno certo contribuito ad agevolare il funzionamneto dell’Unione nè tantomeno a favorirne un rafforzamento. Tengo a sottolineare che l’adesione di Romania e Bulgaria non è certo la causa dell’attuale crisi istituzionale dell’UE, ne è semmai l’effeto: dimostra ancora una volta la pochezza dei nostri cari leader europei. Leader miopi, senza visione europea ed assai poco realisti.

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