sabato, giugno 05, 2010

lezioni di vita



Ebbene sì ancora una volta Davide ha ucciso Golia. Roland Garros enorme, maestuoso, irragiungibile stava lì e Francesca Schiavone è riuscita nell'intento espugnarlo. Anni di sacrificio vengono così ricompensati.

E poi succede che vincere un torneo del Grande Slam a quasi 30 anni ha un sapore diverso, sicuramente pìu intenso, di quando lo vinci a 20 anni. Spesso quando nello stadio della nostra vita, ci si danna con la propria racchetta della quotidianità, vedendo gli altri trionfare, e gustare al sapore della gloria, viene da chiedersi come mai loro sì ed io no. Come mai loro la gloria così presto ed io invece qui. Come mai? Come mai? Come mai?

L'unica cosa che possiamo fare è sforzarci ogni giorno e fare meglio del giorno prima. E soprattutto crederci.

PS.: Prima che domani la stampa di scateni ed alimenti la narrazione della vittoria della Schiavone, erigendola a mito ("La Panatta degli anni 2000"), leggetivi questo e questo.

1 commento:

Marco D ha detto...

Già. La Mauresmo (ex gran giocatrice francese e ora commentatrice per France 2) ha detto una cosa in telecronaca che mi ha colpito: "Sta giocando una grande partita come se fosse il risultato di un'intera carriera."
Anche la vicenda della Stosur, comunque, è molto interessante. La racconta Riva su il post: http://www.ilpost.it/enricomariariva/2010/06/05/roland-garros-quella-che-ha-perso/