giovedì, aprile 29, 2010

troppa fretta (ma dove corri, dove vai?)

Gian Enrico Rusconi riassume in poche righe alcuni degli errori commessi con il famoso allargamento dell'Unione Europea. Dirlo ora non serve a molto, ma il fatto che forse si sarebbe dovuto far aderire i nuovi paesi membri poco per volta e non tutti insieme. Lo stesso discorso vale per l'euro. Si sarebbe dovuti partire in 8-10. Ma gli Stati membri ed i loro leader, incapaci di dare un proprio impulso politico, si sono lasciati forzare la mano dalla Commissione e dalle sue proposte

"È probabile che negli anni scorsi si sia stati troppo imprudenti nell’allargamento facile e incontrollato dell’Unione. Quella che sembrava lungimiranza e generosità, si è rivelata faciloneria e irresponsabilità. Ma è stata anche incompetenza da parte di chi doveva controllare e prendere decisioni. E’ una dimostrazione in più che la costruzione politica dell’Europa è deficitaria"

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