martedì, febbraio 16, 2010

tradizioni italiane (2)

Con profondo rammarico, devo riconoscere che purtroppo avevo ragione. La Germania è riuscita a piazzare il "suo" candidato portoghese alla vicepresidenza della Banca Centrale Europea, ostacolando cosi seriamente la corsa di Draghi alla presidenza. Nella BCE esiste infatti un criterio non scritto per cui in consiglio ci deve essere un'equa rappresentanza fra paesi €uro del Nord e del Sud, per cui se entra il portoghese, esponente del meridione europeo, è difficile che fra un anno gli si affianchi un italiano come Presidente della stessa BCE.

L'Italia al banco dei negoziati europei s'è fatta fregare per l'ennesima volta. Alle tradizioni non si rinucai ragazzi. Solo che con questi ultimi tempi ho l'impressione che diventino compulsive in 6 mesi ci siamo fatti soffiare: la presidenza del Parlamento Europeo, la presidenza dell'Eurozona ed infine la poltrona di "ministro degli esteri europeo". Ed ora pure questa. Alle tradizoni non si rinuncia!

Nella splendida Italia berlusconiana, si dice che è disfattista chi osa menzionare le nostre "sconfitte", e chi non osa riconoscere che tutto va bene nel migliore dei mondi, con il migliore dei governi che il paese non abbia mai avuto e con un fantastica poltica estera ed un ancora più astuta politica europea. Nel frattempo perdiamo negoziato su negoziato, nomina su nomina. Diciamolo francamente il tanto vituperato Prodi almeno aveva avuto il coraggio di minacciare il veto a Lisbona. Qui invece si dorme beatamennte, proprio come a Berlino.

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