L'altro giorno sono andato a visitare il museo dell'immigrazione. qll'inizio della visita c'erano gli schermi dove vengono proiettate una serie di immagini legate alle migrazioni di oggi e di ieri. algerini, italiani, polacchi, senegalesi, portoghesi, spagnoli, ecc.
Questa serie di foto culminava con la proiezione delle immagini riprese nei vari punti di frontiera che la Francia condivide con altri stati membri dell'Unione Europea (forntiere con Italia, Spagna, Belgio, Germania, Lussemburgo). Si vedevano le macchine andare su ed in giu'. Senza controlli, senza frontiere. Quelle immagini mi sembravano incoraggianti sembravano la risposta ai racconti degli italiani , francesi e portoghesi che erano dovuti entrare clandestinamente in Francia. A fronte delle tragedie e dei drammi di Pantelleria, delle Canarie e dello stretto di Gibilterra che vedono naufragare periodicamanete cadaveri innocenti sulle loro coste, in Europa siamo riusciti a costruire qualcosa che va aldilà del concetto di chiusura, isolamento. Bisogna continuare su questa strada.
Questa serie di foto culminava con la proiezione delle immagini riprese nei vari punti di frontiera che la Francia condivide con altri stati membri dell'Unione Europea (forntiere con Italia, Spagna, Belgio, Germania, Lussemburgo). Si vedevano le macchine andare su ed in giu'. Senza controlli, senza frontiere. Quelle immagini mi sembravano incoraggianti sembravano la risposta ai racconti degli italiani , francesi e portoghesi che erano dovuti entrare clandestinamente in Francia. A fronte delle tragedie e dei drammi di Pantelleria, delle Canarie e dello stretto di Gibilterra che vedono naufragare periodicamanete cadaveri innocenti sulle loro coste, in Europa siamo riusciti a costruire qualcosa che va aldilà del concetto di chiusura, isolamento. Bisogna continuare su questa strada.
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