faccio eco ad un articolo di Michele Ainis apparso qualche giorno fa sulla situazione dei concorsi in Italia. la rencete finanziaria come già quella dell'anno prima ha previsto misure per normalizzare la situazione dei precari nella libera amministrazione.
di fatto visto che i concorsi sono bloccati da anni, molte amministrazioni hanno iniziato ad assumere persone per contratto, saltando il procedimento del concorso. cosi' che, infrangendo la costituzione, si assumeva della gente senza concorso "per forza di cosa". secondo aulcuni appunto, non si poteva fare altrimenti: con il blocco dei concorsi e la scarsa produttività dei dipendenti di lungo corso si è cercato anche di immettere nella pubblica amministrazione forze fresche, qualificate e dinamiche (l'età media nella PA Italiana si aggira sui 46 anni!). e la finanziaria appunto voleva regolizzare la loro situazione. fino a qui tutto bene.
tutto bene, se non si considera i criteri con i quali viene assunta buona parte di questi precari. chiamala spintarella, pedata, simpatia. il concetto é quello: la raccomandazione. e cosi tutta questa gente si troverà funzionaria senza avere fatto uno straccio di concorso.
tutto bene se poi non si considera che la finanziaria di quest'anno dando atto del problema dei precari nelle PA, ha dato loro si la precedena loro ma a scapito di quella gente che pur avendo vinto un concorso pubblico vari anni fa ma non é mai stata chiamata. mai! ma vi rendete conto ? che paese é questo? che organizza dei concorsi, proclama i vincitori. e poi non li chiama ricoprire l'incarico?
riconosco le difficoltà dei precari e la loro difficile situazione. ma non si puo' prescindere dal fatto che per entrare nella PA sia obbligatorio un concorso. l'italia é un paese malato di meritocrazia non si puo' negare. il rischio é che con la impostazione secondo cui la gente andava assunta cosi senza concorso per "forza di cose" si finisce per leggitimare quanto hanno fatto i governi fino ad ora. non si puo' punto. senno che stato di diritto é? diritto delle banane, come si dice.
quanto all'immissione di una forza lavoro piu' giovane in altri paesi esistono altre formule. in Spagna che non é un siola felice ma un paese normale non é un'isola felice ma in Spagna questo problema lo gestiscono molto meglio. li' da un lato ci sono i concorsi.
e dall'altro le "becas" (le borse di cui prima) che permettono l'immissione di giovani e neo laureati, e poi le "bolsas de trabajo" (sorta di liste di sustituzioni) che si costituiscono attraverso dei concorsi piu' leggeri , piu rapidi. e che permettono di costitire delle liste di supplenti per le PA. questi sostituti potranno poi partecipare al concorso per il posto avendo dei punti in piu'.
mica li assumono come in italia solo in base al fattore simpatia.
PS.: Questo post nasce da una discussione a 3 avuta qui
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