domenica, novembre 04, 2007

argentina (italia nel mondo?)





















questa volta mi permetto una deviazione dalle strade del mio amato continente, per traversare l'oceano. l'altro giorno facendo zapping sono capitato sul discorso che la neo-presidentessa argentina cristina kirchner ha fatto dopo l'annuncio dei risultati. nel suo discorso, in cui ha sottolineato l'importanza del compito del saper unire mi ha molto colpito la sua assonanza con quello di veltroni quando parlava del dover superare l'odio.

ho cosi iniziato a pensare al legame che l'italia ha con l'argentina, e sopratutto di come gestisce questo legame. un legame che potrebbe avere un grande potenziale ma del quale non ne se ne fa nulla. in italia, si esalta talvolta il ruolo dei nostri emigrati nel mondo, si parla cosi' di questa comunita' di 30 milioni di persone di origine italiane, di cui pero' alla fine non se ne fa nulla. zero.

tutti i principali giornali spagnoli hanno dedicato uno spazio speciale alle elezioni argentine, creando un mini sito. tutti (vedere qui e qua). in italia a parte alcuni articoli, alcuni dei quali a dire il vero molto belli, s'é detto poco e non si é dato il giusto risalto all'avvenimento. milioni di passaporti italiani in argentina, qualche elogio al mito della valigia di cartone in argentina per poi farne cosa? nulla (rugby a parte). edi nostri media sonnnecchiano.

come se questo non bastasse a convicersi della sciagurataggine dei nostri politici, visitando il sito web della kirchner potrete vedere la sua bibliografia illustrata, vedrete cosi i momenti importanti del suo percorso politico e gli incontri importanti: con jimmy carter, con lula, schoreder, la moglie di mitterand, juan carlos di spagna, l'ex premier spagnolo felipe gonzalez, ed infine con zapatero. di Italiani neanche una traccia. il nulla assoluto.

si conferma il vecchio difetto italiano, quello che ci portiamo appresso anche in Europa, bravi a parole non riusciamo a prendere l'iniziativa. passano gli anni , passano i governi e non succedde nulla. dondolandoci nei miti degli italiani nel mondo, del nostro europeismo, aspettiamo un tram che non passerà mai, semplicemente perché il tram non arriverà da solo: dobbiamo costruirlo e guidarlo noi.

cosi' come non sappiamo aprofittare dello speciale rapporto che abbiamo con l'argentina siamo incapaci di farlo con le centinaia di italiani che lavorano presso varie organizazzioni internazionali ed europee, i quali sono praticamente abbandonati a se stessi. e tengo a specificare che si tratta gente che spesso vorrebbe saper far sistema, ma che l'italia sciaguratamente dimentica. e cosi' i delegati italiani di turno freschi del loro arrivo da Roma sculettano per i corridoi onusiani ed europei rimanendo pero' assolutamente incapaci di far leva su questa nostra preziosa presenza: il contrario di quanto invece avviene con le istituzioni di altri paesi funzionari (francesi, spagnoli, inglesi, ecc.) che vedono bene di non perdere di vista i propri connazionali che lavorano presso tali organizzazioni.

non sappiamo fare sistema, e cosi' finiamo per sciupare un forte potenziale che ci fornisce la presenza dei nostri connazionali. é l'ora di invertire questa tendenza.

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