La sfornata odierna di Wikileaks rivela che negli ambienti della Commissione Europea ci si esaspera per lo stato della corruzzione e per le mancate riforme in Bulgaria. Pare che a Bruxelles, col senno di poi, si sono resi conto che forse si è avuta un po’ troppa fretta con gli allargamenti dell' Unione Europea a Romania e Bulgaria, e che chissà approfittando della posizione di forza durante i negoziati, l’UE forse avrebbe potuto imporre maggiori sforzi a rumeni e bulgari.
Trattasi di lacrime di coccodrillo evidentemente. Viene da chiedersi dove aveva la testa la Commissione Europea all’epoca dei negoziati ed a cosa pensava l’eurobuonista Barroso? E gli Stati membri, che ora tanto baccagliano, cosa facevano?
Nonostante fosse cosa nota ai più che Romania e Bulgaria non fossero del tutto preparate all’adesione all’UE, a Bruxelles Governi e Commissione Europea decisero di chiudere un occhio e di proseguire a tambur battente sulla via dell’allargamento. Il risultato è quello che tutti conosciamo: ora che stanno dentro l’UE, risulta molto più difficile richiedere a Bulgaria e Romania le riforme necessarie.
Se è vero che gli allargamenti avventati non hanno certo contribuito ad agevolare il funzionamneto dell’Unione nè tantomeno a favorirne un rafforzamento. Tengo a sottolineare che l’adesione di Romania e Bulgaria non è certo la causa dell’attuale crisi istituzionale dell’UE, ne è semmai l’effeto: dimostra ancora una volta la pochezza dei nostri cari leader europei. Leader miopi, senza visione europea ed assai poco realisti.
Trattasi di lacrime di coccodrillo evidentemente. Viene da chiedersi dove aveva la testa la Commissione Europea all’epoca dei negoziati ed a cosa pensava l’eurobuonista Barroso? E gli Stati membri, che ora tanto baccagliano, cosa facevano?
Nonostante fosse cosa nota ai più che Romania e Bulgaria non fossero del tutto preparate all’adesione all’UE, a Bruxelles Governi e Commissione Europea decisero di chiudere un occhio e di proseguire a tambur battente sulla via dell’allargamento. Il risultato è quello che tutti conosciamo: ora che stanno dentro l’UE, risulta molto più difficile richiedere a Bulgaria e Romania le riforme necessarie.
Se è vero che gli allargamenti avventati non hanno certo contribuito ad agevolare il funzionamneto dell’Unione nè tantomeno a favorirne un rafforzamento. Tengo a sottolineare che l’adesione di Romania e Bulgaria non è certo la causa dell’attuale crisi istituzionale dell’UE, ne è semmai l’effeto: dimostra ancora una volta la pochezza dei nostri cari leader europei. Leader miopi, senza visione europea ed assai poco realisti.
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