martedì, maggio 25, 2010

no family day?

Ieri il Card. Bagnasco ha ricordato per l'ennesima volta che l’Italia "sta andando verso un lento suicidio demografico", che servirebbe una politica più incisiva a favore delle famiglie, in particolare difendendo «il matrimonio tra un uomo e una donna che rappresenta un bene inalterabile» ed introducendo "il quoziente familiare".

In sostanza Bagnasco chiede interventi più incisivi a favore della famiglia, quella cattolica ed apostolica. Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Però se la situazione è così drammatica viene da chiedersi come mai il Cardinale non convoca un bel Family Day come già nel 2007? Oltre tutto non mi pare che dal 2007 ad oggi vi siano stati grandi cambiamenti nelle politiche familiari dei governi italiani. Ragion per cui una bella manifestazione ci potrebbe pure stare. Invece nulla. Tutti buoni. I Family Day non si fanno più. Ma perché?

Perché? Perché la verità è che il Family Day del 2006 ebbe poco a che vedere con una manifestazione "a favore della famiglia" e "contro nessuno". Il Family Day fu in realtà una manifestazione di carattere prettamente politico ed omofobo organizzata. Interesseva più bloccare i diritti altrui che affermare quelli delle famiglie. Si trattò in sostanza di una manifestazione volta ad indebolire il governo Prodi e ad affermare l'omofobia presente in una parte della classe dirigente italiana (politica ed ecclesiastica).

La prova è che morti i PACS (e caduto il Governo Prodi), di Family Day nessun ha parlato più. Strano è?

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